Presso l’Università degli Studi della Basilicata, all’interno della sede del Centro Interuniversitario di Ricerca in Dialettologia costituito dalla stessa Università della Basilicata e dalle Università degli Studi di Palermo, Pisa, Cambridge e Oxford, è stato firmato il protocollo d’intesa tra il Centro Interuniversitario e il Comune di Montesano sulla Marcellana/Museo Civico, rispettivamente rappresentati Patrizia Del Puente, Direttore del Centro, dal sindaco di Montesano, Giuseppe Rinaldi, e dal Direttore del Museo, Giuseppe Aromando.
L’accordo s’inserisce pienamente in quelle che sono le finalità perseguite dal Museo per tutto quanto riguarda la conoscenza, la custodia e la valorizzazione dei beni materiali e immateriali. A tal riguardo, infatti, l’area del Vallo di Diano si presenta come frammentata e ancora in parte inesplorata per quanto riguarda i beni immateriali di natura linguistica-dialettali.
Il Vallo, pur offrendo una situazione linguistica di particolare interesse, non registra, però, studi sistematici ed esaustivi. È noto, infatti, che la zona meridionale della Campania, che si estende tra il fiume Sele e il Golfo di Policastro, e che comprende il Cilento e il Vallo di Diano, anticamente faceva parte dell’antica Campania se pur controllata dai Lucani. Il Vallo di Diano e il Cilento, infatti, oltre che per conformazione geomorfologica del territorio, hanno condiviso in passato e tutt’oggi con la Lucania la maggior parte delle parlate, acuendo ancor di più la non coincidenza tra confini geografici e quelli linguistici. Le lingue dialettali, di gran lunga parlate fino agli anni ’80 del XX secolo, oggi, per l’italianismo, rischiano di essere del tutto obliate. Di qui la necessità di uno studio esaustivo, anche attraverso la compilazione di un Atlante Linguistico del Vallo di Diano (A.L.ValD.), la cui attuazione trova in Montesano sulla Marcellana, e più in particolare nel Museo Civico e nell’Amministrazione comunale, un punto di riferimento importante per quanto riguardante la conoscenza, il recupero, la valorizzazione e la trasmissione di uno dei beni immateriali più importanti qual è quello linguistico-dialettale.
“Gli intenti di operatività, ricerca e orientamento – ha spiegato la prof.ssa Del Puente – trovano in questo protocollo una loro via preferenziale e privilegiata affinché si possa lavorare per la salvaguardia delle lingue. Infatti, le Parti, ciascuna per la propria competenza, collaboreranno in nome di una convergenza atta a dare la massima attenzione all’azione di recupero dei dialetti attraverso una serie di possibilità, che vedranno le due istituzioni proficuamente collaborare sul territorio del Vallo di Diano (già antica Lucania). Con questo protocollo s’instaura un rapporto privilegiato per tutto quanto riguarda il recupero, lo studio e la creazione dell’A.L.ValD (Atlante Linguistico del Vallo di Diano), attraverso la codifica di un alfabeto per scrivere i dialetti lucani oltre a tante altre importanti e concrete iniziative“.
– Paola Federico –