L’Onorevole Vincenzo Mattina ha consegnato la sua pistola, legalmente detenuta, ai carabinieri della Stazione di Buonabitacolo. Un segno di protesta contro il disegno di legge per la legittima difesa che liberalizza la detenzione delle armi.
“Non stupitevi se pubblico la foto di una colt – dichiara Mattina – di lato trovate anche il verbale che attesta la mia consegna dell’arma ai carabinieri. La comprai negli anni ‘70 su sollecitazione della DIGOS, quando nelle risoluzioni delle BR il mio nome fu ripetutamente richiamato, insieme con minacce di vario tipo. Fui costretto a prendere il porto d’armi e per alcuni anni quell’attrezzo l’ho dovuto portare dietro quando uscivo di casa, dalla FLM o da altro luogo in cui mi recavo. Non mi è mai piaciuto”.
“Quando mi fu assegnata una scorta, che mi ha seguito e protetto per molti anni, e non mi stancherò mai di ringraziare poliziotti e carabinieri che ricordo con grande stima e affetto, non l’ho più voluta con me. L’ho conservata con tutta l’attenzione possibile. Ho deciso di disfarmi dell’attrezzo dopo aver letto il disegno di legge sulla legittima difesa. Liberalizza la detenzione delle armi e prevede l’immunità non solo per chi si difende da una aggressione acclarata ma anche per chi, in preda ad agitazione per il timore di un’aggressione, stato d’animo che può verificarsi sia perché si trovi dinanzi un estraneo in casa sia perché lo individui da una finestra nel pollaio o in altro luogo di sua proprietà”.
L’Onorevole spiega in breve le ragioni che lo vedono contro il nuovo disegno di legge: “Nel provvedimento non c’è una sola parola sui requisiti che il detentore dell’arma deve possedere eppure abbiamo visto che ci sono persone con tanto di porto d’armi che hanno sparato addosso a dei poveracci solo per il colore della loro pelle. Abbiamo visto cosiddette persone perbene che hanno sparato appuntiti piumini dalle loro case a passanti sempre solo colpevoli di avere un colore della pelle diverso dal nostro. Ogni giorno c’è la drammatica notizia di cosiddette persone perbene che sparano addosso a mogli, fidanzate e amanti. Gli italianissimi criminali, che normalmente fino a quando non vengono incriminati dopo complesse indagini che durano anni, avranno la possibilità di dotarsi di tutte le armi possibili, per come sono formulati gli articoli del DDL, chiunque potrà detenere anche un bazooka e armi da guerra. Figuriamoci se i criminali in cravatta non approfitteranno dell’opportunità che viene loro offerta”.
“E che diremo se un giorno uno di quei ragazzi che aggrediscono i loro insegnanti per un cattivo voto o un rimprovero dovesse tornare anche a casa, prendere le armi detenute dal padre o dalla madre e tornare a scuola sparando addosso a insegnanti e a compagni? – conclude – In Europa si copia sempre il peggio d’oltreoceano. Siamo sicuri che tra noi non ci siano imitatori degli stragisti che seminano morte nelle scuole e nelle università americane? Siamo sicuri che gli esaltati di gruppi neonazisti non ci proveranno a portare le loro gesta di morte in una sinagoga? Il mio è la testimonianza del rifiuto di questa deriva da far west che i nuovi governanti stanno costruendo”.
– Annamaria Lotierzo –