L’originale poesia sulla Legge scritta da Fabio Bergamo, già esposta nel prestigioso Duomo di Ravello in Costiera Amalfitana come nel bel Santuario della Madonna del Granato a Capaccio-Paestum, è giunta anche in Africa e precisamente nello Stato del Benin.
La poesia è stata tradotta appositamente in lingua francese per i 200 bambini beninesi che frequentano le scuole elementari della Missione dei Frati Cappuccini delle Marche, che da anni operano in favore dello sviluppo socio-umanitario di alcune aree povere del piccolo stato dell’Africa centro occidentale, geograficamente collocato appena al di sopra dell’Equatore terrestre, e con una popolazione che raggiunge all’incirca 8 milioni di abitanti.
Alle 200 copie si aggiunge una cornice in legno con la stampa su pergamena della poesia che è stata esposta nella scuola ed una sintesi del testo destinata all’insegnante per facilitarne la divulgazione. Per la traduzione in francese, visto il valore educativo del testo, si è subito offerta Madame Florence Bois, insegnante madrelingua.
A guidare la Missione in Benin è Padre Francesco Pettinelli che ha accolto la richiesta dell’Autore di far pervenire, come omaggio ad ognuno dei bambini, la poesia così da permettere loro di studiarla e con essa comprendere l’importanza ineludibile della legge, unico strumento che possa garantire all’uomo la libertà dalle ingiustizie, la violenza e la guerra. E una volta divenuti adulti, avere nella memoria il ricordo d’aver letto ed imparato una poesia dedicata ad essa, dono più bello e più importante fatto da Dio all’uomo per costruire un mondo dove regni la pace, la libertà e il rispetto tra gli uomini, superando ogni sorta di discriminazione razziale, culturale, economica, ideologica, religiosa proprio come Gesù ha promesso agli uomini di buona volontà.
“Al di là delle solite poesie trasmesse ed insegnate da sempre nelle scuole dell’obbligo, nessun poeta, insegnante, filosofo in epoca passata, recente o a noi contemporaneo, italiano o di un altro paese al mondo, ha avuto la sensibilità e sentito l’esigenza interiore di dedicare una poesia alla legge – ha affermato Fabio Bergamo – ed il suo messaggio fortemente pedagogico, nel mondo di oggi così difficile, segnato dall’egocentrismo e da ogni tipo di violenza sui più deboli, i piccoli e gli svantaggiati e regolato dall’ossessione per l’arricchimento e l’indifferenza verso il prossimo non potrà che trovare terreno fertile nel cuore dei fanciulli del Benin, come in quello degli alunni italiani. Egli ha ricordato, uno dei passi più belli delle Beatitudini del Vangelo di Gesù Cristo che dice ‘Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati Figli di Dio’”.
Fabio Bergamo ha ingaggiato una battaglia in favore della sicurezza stradale arrivando a proporre un vero e proprio pacchetto di originali idee ed importanti innovazioni. Le innovazioni sono segnalate su giornali e riviste cartacee nazionali ed ancora 430 giornali online in tutta Italia utili a ridurre gli incidenti che causano migliaia di vittime, in massima parte giovani, che sono giunte alla Camera dei Deputati, in attesa della riforma del Codice della Strada.
Qui il testo della poesia in italiano: http://www.madonnadelgranato.com/labbraccio-materno-della-legge-fabio-bergamo.html
– Annamaria Lotierzo –