Era stata salvata a Ferragosto mentre rischiava di morire per soffocamento. E così dopo due mesi e mezzo di cure presso il Centro di Recupero a Policoro, la tartaruga “Caretta Caretta” è stata liberata in mare, lì dov’era stata recuperata.
Chiamata Giulia, la tartaruga venne salvata da alcuni volontari del WWF al largo della costa della Perla del Tirreno, insieme alla Guardia Costiera di Maratea. La tartaruga era avvolta da un filo di nylon che le stava provocando il soffocamento. Dopo il salvataggio, Giulia venne spostata in un contenitore e trasferita al porto, dove venne presa in consegna dai responsabili del Centro di Recupero. In questo periodo è stata curata ed è ritornata nel suo mare.
Seppur in maniera indiretta, fu la mano dell’uomo a far rischiare di soffocare la tartaruga, visto che il filo di nylon risultava provenire da alcuni materiali di imballaggi agricoli abbandonati in mare. Per la sua liberazione sulla spiaggia di Fiumicello una discussione proprio sulle tartarughe marine del Mediterraneo, alla presenza di rappresentanti del Centro di Recupero e del WWF.
Ultimo atto la liberazione a cura dei volontari, alla presenza di decine di persone che con un applauso hanno salutato il rientro nel suo habitat della tartaruga Giulia.
– Claudio Buono –