Continua a tener banco nel Comune di Ruoti la vicenda legata all’aggressione da parte del Vicesindaco Angelo Salinardi nei confronti della Segretaria comunale Maria Lucia Calabrese.
Il Sindaco Anna Maria Scalise ha infatti destituito dalla carica Salinardi sottolineando come il rapporto di fiducia sia venuto meno.
“E’ un atto per me doloroso ma dovuto – ha dichiarato – doloroso sotto il profilo umano per i rapporti di cordialità che erano a monte di questa esperienza politico-amministrativa, doveroso sul piano politico. In questi mesi si è lavorato per il bene comune e negli interessi dell’intera comunità di Ruoti. Ho cercato e cerco di interpretare il ruolo di Sindaco con questo spirito, come molti in questa regione, e forse con un tratto ed uno stile che condivido con tante donne impegnate in politica”.
“Le testimonianze raccolte dagli organi preposti non lasciano spazio a smentite – continua – mi sarei attesa delle scuse, il riconoscimento di avere ecceduto ed un gesto simbolico, come le dimissioni da parte del Vicesindaco, che sarebbero servite a sanare l’accaduto. Chi riveste ruoli importanti nelle Istituzioni non può, infatti, porre in essere simili atteggiamenti e a maggior ragione nei confronti di un pubblico ufficiale. Ma così non è avvenuto, anzi, si cerca di mistificare la realtà, negando l’accaduto e delegittimando le persone, con insinuazioni e affermazioni destituite di ogni fondamento”.
Diverse le attestazioni di stima che il primo cittadino ha ricevuto in un momento di profondo turbamento, come definito dalla stessa Scalise: “Questo è per me motivo di grande consolazione – spiega – in un momento di profondo turbamento, dovendo prendere atto che un rapporto fiduciario è stato tradito e non soltanto venuto meno. Quando nel comizio finale l’ex Vicesindaco fece dichiarazioni talmente equivoche e spropositate da attirare l’attenzione dei media nazionali, facendomi apparire una marionetta nelle sue mani, credetti alle sue giustificazioni ed al travisamento delle sue parole. Oggi, alla luce di quanto sta accadendo e delle sue dichiarazioni, ho motivo fortemente di dubitare, salvo concrete dimostrazioni contrarie e di prendere atto che ci eravamo reciprocamente sbagliati: io nel credere alla sua buona fede e lui sulla mia persona”.
“Il solo ipotizzare che le donne siano marionette nelle mani di qualcuno è l’unico pensiero, in questo frangente, capace di farmi sorridere – conclude – ciò che si rileva sul piano politico, non essendo certo stata nominata da qualcuno, bensì eletta, è una cultura non di fazione ma inclusiva e ritengo stia generando risultati positivi, di coesione sociale, di fiducia nel rapporto istituzioni-comunità e che senza dubbio potrà continuare”.
– Claudia Monaco –
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