Ha preso il via ieri la Leopolda 9, la kermesse che ormai si ripete da nove anni nella storica stazione di Firenze e che raduna sì i simpatizzanti del Partito democratico, ma quelli che sostanzialmente si definiscono “renziani”, perchè particolarmente vicini all’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Quest’anno il tema della nona edizione è “Ritorno al futuro“, con la De Lorean sul palco che riconduce al film omonimo. Tra i protagonisti della “maratona” di interventi, che caratterizzano le tre giornate insieme ai tavoli tematici, anche Tommaso Pellegrino, sindaco di Sassano e Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Pellegrino è quello che, fin dall’inizio, è stato definito un “renziano della prima ora” e otto sono state le edizioni della Leopolda a cui ha preso parte. Questa mattina è intervenuto nello spazio riservato agli amministratori e alle loro proposte improntate alle idee di cambiamento e sviluppo.
“Appartenere alla squadra della Leopolda significa avere un’idea di futuro, credere in un progetto – ha esordito Pellegrino sul palco – mettere in campo da amministratori quelle azioni che abbiamo a volte imparato anche qui. Azioni che abbiamo messo in campo nel mio paese, Sassano“. Al pubblico di Firenze il primo cittadino sassanese ha ricordato l’alta percentuale di raccolta differenziata raggiunta nel paese che guida (il 97%), i pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici e le 47 telecamere di sorveglianza, i parchi al posto delle discariche e del degrado, oltre alle bellezze e alle iniziative intraprese nell’area protetta del Parco.
“E’ lì la grande sfida di un ambientalismo moderno – ha affermato –che dà opportunità ai giovani. Abbiamo avuto il coraggio di dire no al glifosato molti mesi prima della sentenza degli USA che condanna una multinazionale che produceva questa sostanza. Se vogliamo recuperare credibilità dobbiamo mettere in campo azioni serie e concrete. Oggi l’ambiente ritorna al centro dell’Europa e delle idee dei cittadini e noi abbiamo il dovere di tutelarlo, perchè chiamati ad una grande responsabilità per noi e per i nostri figli“.
Pellegrino ha poi concluso il suo intervento alla Leopolda con un appello ai parlamentari:”Viviamo in una palude burocratica che non dà futuro e frena capacità ed entusiasmi. Cominciamo con una proposta di legge che abolisca i doppi, tripli, quadrupli pareri. Dobbiamo avere il coraggio di dire no e mettere in evidenza gli enti utili e quelli inutili“. E poi, facendo un tenero riferimento al piccolo figlio Giovanni che lo ha seguito nella tappa fiorentina dichiarandosi renziano, ha dichiarato:”Stare con Matteo Renzi oggi significa stare con chi ha ancora un’idea di futuro, ancora ci mette la faccia nonostante i mediocri che vogliono annullare le competenze e le capacità. Noi siamo più forti e riusciremo a far trionfare il merito“.
– Chiara Di Miele –