La Banca Monte Pruno ha deciso di intitolare un premio in memoria di Angelo Giffoni, ex sindaco di Teggiano, venuto a mancare il 3 febbraio del 2013. Oltre alla nascita della Banca Monte Pruno, negli anni in cui Giffoni ha ricoperto la carica di primo cittadino (1990-1999), diverse furono le iniziative realizzate, come l’istituzione del presidio SAUT, del Liceo Artistico, della festa medievale “Alla Tavola della Principessa Costanza”, il riconoscimento dell’UNESCO, nel 1998, di Teggiano Patrimonio Mondiale dell’Umanità, e gli eventi culturali di portata nazionale nel Castello Macchiaroli, come la mostra su Leopardi. Della sua figura, e dell’iniziativa del Direttore Generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese, ne abbiamo parlato con la figlia Raffaella Giffoni.
- Quali sono le sensazioni che prova sapendo che verrà conferito questo riconoscimento alla memoria di suo padre?
Sensazioni di gratitudine verso il Direttore Generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese che non ha mai nascosto sentimenti di stima e di affetto fraterno verso mio padre. Quotidianamente ricevo attestazioni di stima nei confronti di mio padre da gente comune o da ex alunni che incontro in qualche ufficio o magari al supermercato, persone di Teggiano o anche sconosciuti che, quando scoprono il mio cognome, mi chiedono di lui e mi raccontano aneddoti e occasioni in cui hanno avuto modo di verificarne la disponibilità e la generosità e questo mi commuove e mi inorgoglisce.
- Doveva essere una banca ad onorare la figura del sindaco Giffoni, tanto stimato dalla comunità teggianese e non solo?
Se allude a riconoscimenti da parte delle istituzioni politiche, io le rispondo che non tutti gli uomini sono uguali, o meglio non tutti hanno lo stesso grado di sensibilità. Io, le ripeto, ho constatato che mio padre aveva degli amici sinceri soprattutto fra la gente del popolo che lo ha sempre onorato con il voto. Conoscevo bene mio padre e le posso assicurare che era una persona umile, che non aveva grandi ambizioni politiche, anzi rifuggiva da beghe e lotte di potere. Egli Viveva la politica esclusivamente come servizio, era contento quando riusciva a fare qualcosa per il proprio paese o essere utile a qualcuno. Credeva fermamente nell’amicizia e, adesso, il suo amico Michele Albanese ha pensato a lui e ci ha voluto onorare con un riconoscimento alla sua memoria.
- Come vorrebbe che il nome di suo padre venisse ricordato negli anni?
Sinceramente vorrei che continuassero a ricordarlo come una persona genuina, altruista, che si è prodigata per il bene comune lasciando il segno nella comunità teggianese. E’ evidente che, nella sua intensa attività politica, mio padre è stato sempre spinto e motivato dall’amore per la sua Teggiano perché, per attuare una politica di successo, lo devi amare il tuo paese. E questa è la più grande eredità che mi ha lasciato: l’amore smisurato ed incondizionato per Teggiano ed il forte senso di appartenenza a questa comunità.
- La Banca Monte Pruno, anche in questo caso, ha fatto valere forte il valore della riconoscenza al quale da sempre si ispira, cosa significa questo per lei e per la sua famiglia?
Diceva Goethe: “L’ingratitudine è sempre una forma di debolezza. Non ho mai visto che uomini eccellenti fossero ingrati”. Con questo gesto il Direttore Michele Albanese ha dimostrato, ancora una volta, di essere una persona perbene ed estremamente sensibile, onorando la memoria di mio padre e, allo stesso tempo, intercettando i canali emotivi miei e della mia famiglia.
– Paola Federico –
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