Christian Addesso, presidente del Comitato Ponte Nuovo di Auletta, scrive al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, al Presidente della Regione Campania, al Presidente dell’Ente Riserva Foce Sele -Tanagro, al Prefetto di Salerno e ai Sindaci di Auletta e Pertosa in merito allo stato di abbandono degli alvei del fiume Tanagro che, come denunciato nella lettera, “presenta in molti punti segni di erosione, moltissimo materiale come pietrisco, sabbia e ghiaia che ne ostacolano soprattutto nei periodi invernali, di grandi piene il normale deflusso delle acque“.
Addesso mette in evidenza anche la presenza di “tantissime piante secche ai margini del Tanagro, che nel momento in cui si verificano le grandi piene, essendo secche e marce, cadono nel fiume e si portano avanti fino ad incontrare dei piccoli ponti come nel nostro Comune di Auletta dove è presente il Ponte degli Inglesi, e una volta arrivate lì si fermano e man mano aumentano fino a portare il fiume a livelli al di sopra del ponte, non rendendo più sicuro il transito pedonale con conseguenze come la chiusura al transito dei pedoni“.
Secondo il presidente del Comitato Ponte Nuovo lo stato di totale abbandono del fiume ha causato da quasi 5 anni anche la chiusura della S.S.19 delle Calabrie ad Auletta “in quanto – spiega Addesso – il fiume erodendo a valle, perchè non contenuto a regola d’arte, ha fatto venir giù la Strada Statale, comportando da allora tantissimi disagi ai cittadini rimasti isolati, senza un percorso alternativo“.
Addesso chiede al ministro Costa un rapido intervento, “visto – scrive – il suo ottimo lavoro svolto come eccellente Generale dei Carabinieri Forestali, sempre al fianco delle problematiche ambientali” e “di predisporre degli interventi cautelativi volti alla risoluzione della problematica, che ogni anno crea numerosi danni in tutto il nostro territorio e degli interventi di taglio delle piante secche e di sfalcio dell’erba ai margini del fiume in modo da rendere veramente bella e vivibile una risorsa e ricchezza da decenni in totale abbandono, nel silenzio degli Enti competenti che invece di fare il solito scaricabarile, dovrebbero far sì che questi problemi possibilmente non esistano. Ad oggi abbiamo avuto solo promesse, ma assolutamente zero i fatti, non vorremmo poi un giorno fare la conta dei danni forse più gravi, per non spendere meno soldi oggi in prevenzione“.
“Da notizie di corridoio, – continua Addesso – pare che il Fiume Tanagro, nel nostro territorio, sia di competenza dell’Ente Riserve Foce Sele — Tanagro con sede a Contursi Terme, che debba porre in essere interventi cautelativi sia dal punto di vista della manutenzione ordinaria che straordinaria, volti alla risoluzione o al contenimento delle problematiche elencate. Ma ad oggi non abbiamo visto nessun intervento, nè un Dirigente che venga a visionarne le problematiche. Vogliamo sperare che questa notizia di corridoio sia falsa, altrimenti se fosse vera, che un Ente competente non abbia disposto nessun intervento è veramente un fatto grave, anzi gravissimo“.
– Chiara Di Miele –