È partita una nuova edizione del corso di karate per i piccoli degenti dell’Oncologia Pediatrica della Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” una vera e propria terapia di supporto resa possibile grazie alla collaborazione con l’associazione internazionale “Kids kicking cancer” in collaborazione con l’Unità Operativa di Oncologia Pediatrica diretta dal professor Antonio Ruggiero, originario di Sant’Angelo Le Fratte.
All’inaugurazione era presente il presidente mondiale e fondatore, Rabbi Elimelech Goldberg, clinical assistant professor del Dipartimento di Pediatria del Wayne State University School of Medicine di Detroit , nel corso del suo tour italiano negli ospedali pediatrici dove opera Kkc. “Rabbi G”, come viene chiamato da tutti, oltre a essere un bravissimo medico e docente universitario, è cintura nera nell’arte marziale coreana choi kwang do e rabbino emerito alla Young Israel di Southfield (Michigan) dove ha servito per circa 20 anni.
Il professor Goldberg ha perso una figlia di 2 anni a causa della leucemia: proprio in seguito a questo immenso dolore e nella ricerca di azioni concrete per aiutare chi sta soffrendo ha intuito il potenziale enorme che i principi più alti e profondi delle arti marziali possono avere sui bambini ricoverati e sulle loro famiglie. Per questo nel 1999 ha fondato l’associazione Kkc che ha diffuso le arti marziali in Michigan, California, Florida e New York. Fuori dagli Stati Uniti Kkc è attiva a Windsor & London, Ontario, in Israele e in Italia, primo paese in Europa, nelle città di Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze, Bari, Palermo, Rimini, Parma, Pavia, Bergamo e Brescia.
“Molti studi clinici – afferma il professor Antonio Ruggiero – hanno evidenziato l’importanza di intervenire con attività motorie sui bambini affetti da cancro o da malattie croniche. Dopo la diagnosi oncologica l’esercizio fisico e il recupero di un rapporto positivo con il proprio corpo possono avere molti effetti benefici. Gli esercizi di movimento insegnati durante questi laboratori da Istruttori specializzati favoriscono la riattivazione muscolare e articolare, la stimolazione dell’equilibrio, della coordinazione e della bilateralità. Naturalmente ai bambini viene insegnato anche a trarre beneficio dalle basi più profonde della tradizione delle arti marziali, ovvero dalla respirazione e dal rilassamento, imparando a gestire meglio il dolore, a trovare maggiore coraggio, determinazione e serenità interiore per affrontare la malattia e le terapie a cui devono sottoporsi. I bambini acquisiscono in pratica un potente strumento di autocontrollo e di consapevolezza della propria forza interiore che, attraverso il respiro, il rilassamento e la visualizzazione di situazioni e luoghi piacevoli contribuisce a migliorare la loro qualità di vita durante l’ospedalizzazione”.
– Claudia Monaco –
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