Si è tenuta ieri sera a Sapri la VII edizione del “Premio Nazionale Don Giovanni Iantorno”, il parroco della cittadina cilentana che alla fine degli anni Settanta è stato protagonista nella lotta per l’apertura dell’ospedale dell’Immacolata di Sapri.
Il premio, istituito nel 2012, è stato assegnato negli anni a personalità o associazioni che si sono distinte per l’affermazione della legalità e per il contrasto del disagio giovanile. Quest’anno l’importante riconoscimento è stato consegnato a GianCarlo Bregantini Arcivescovo Metropolita di Campobasso-Bojano. Impegnato in prima linea nella lotta sociale e culturale alla ‘ndrangheta, Monsignor Bregantini è stato sempre impegnato in progetti di educazione alla legalità con una pastorale incentrata sulla promozione di imprese sociali o cooperative agricole realizzate su terreni confiscati alla mafia.
A introdurre Monsignor Bregantini e la sua pastorale è stato Agostino Agostini, consigliere delegato alle Politiche Sociali, che ha discusso sul tema “Cura della casa Comune: la conversione ecologica nella prospettiva della Laudato Sì”. Tema al quale si è rifatto Monsignor Bregantini che prima della premiazione ne ha letto alcuni passi.
“La Laudato Sì è un’Enciclica di Papa Francesco che afferma che il mondo è di tutti – dice Monsignor Bregantini – Il mondo è una casa comune e tutti dobbiamo custodirlo consapevolmente e culturalmente nel rispetto del mondo stesso”.
Un ringraziamento all’arcivescovo Bregantini e un ricordo a Don Giovanni Iantorno è arrivato dal sindaco Gentile: “Noi dobbiamo prendere esempio da Don Giovanni Iantorno che ha combattuto una battaglia così importante. E noi da quell’esempio dobbiamo ricordare che il valore da difendere oggi è l’ambiente”.
Prima della consegna del premio all’Arcivescovo Bregantini, fatta dalle sorelle di Don Giovanni Iantorno, Maria e Rita, il pubblico è stato allietato dalla voce del soprano Samantha Sapienza.
– Maria Emilia Cobucci –