Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Cirillo ritorna a parlare del problema delle borse di studio e del diritto allo studio, a suo parere, negato nella regione Campania.
“La Campania si conferma la regione nella quale il diritto allo studio resta limitato a una cerchia di eletti – dichiara il consigliere Cirillo – La Programmazione annuale per l’anno accademico 2018-2019 fissa, tra i requisiti per l’accesso alle borse di studio, le soglie massime Isee e Ispe rispettivamente a 20mila e a 37mila euro. Una scelta facoltativa rispetto a quanto stabilito condecreto del Miur che definisce i limiti massimi a 23.253 e 50.550. In spregio al decreto del Governo, la Regione Campania sceglie di escludere dal diritto allo studio universitario un numero considerevole di studenti le cui famiglie non rientrano nella fascia Isee compresa tra i 20mila e i 23mila euro. Nello stesso tempo, viene disatteso l’impegno assunto attraverso una nostra mozione votata all’unanimità nella seduta del Consiglio regionale del 2 maggio 2017 e che emendammo su proposta del consigliere Pd Graziano e del suo gruppo politico, prevedendo per l’anno accademico 2018-2019 di fare riferimento alle soglie indicate nel decreto del Ministro dell’Istruzione”.
Cirillo contesta il fatto che “si preferisce far quadrare i conti degli atenei invece di impegnarsi nel recuperare risorse da destinare alle borse di studio per gli studenti e, così facendo, si spinge i ragazzi del sud verso le Università del nord dove c’è anche una maggiore organizzazione”.
“La risposta in aula della giunta, rappresentata dall’assessore Marchiello, ha eluso la nostra domanda sul perché di una scelta puramente politica – continua – Non ci si impegna nel recuperare risorse dal taglio, ad esempio, dei costi della politica, o delle spese di comunicazione istituzionale, finanziato con 1 milione e mezzo, parte del quale si sarebbe potuto destinare proprio alle borse di studio. Non ci è stata fornita alcuna tempistica sull’erogazione delle borse di studio per l’anno accademico 2016-2017, tra i cui beneficiari ci sono molti studenti in procinto di laurearsi, ma che sono stati costretti a ultimare il ciclo di studi a proprie spese. Nuovi stimoli a indurre i ragazzi del nostro territorio a preferire Università di regioni del Nord, con soglie in linea con i tetti massimi fissati dal Miur e un’erogazione puntuale delle borse di studio, alimentando un flusso migratorio già in costante crescita a causa dei disservizi che caratterizzano i nostri atenei”.
– Annamaria Lotierzo –