La Diabetologia del San Carlo di Potenza, diretta dal dottore Antonio Maioli Castriota Scanderbech, ha partecipato all’ADA (American Diabetes Association Conference) tenutasi ad Orlando in Florida dallo scorso 22 giugno al 26, presentando uno studio multicentrico sull’uso del pancreas artificiale in un gruppo di pazienti affetti da Diabete Mellito tipo 1 in trattamento insulinico.
Lo fa sapere Antonio Papaleo, presidente dell’Associazione Lucana Assistenza Diabetici (ALAD FAND).
L’Open APS (Articial Pancreas System) è una combinazione di dispositivi già esistenti caratterizzati da una pompa per l’infusione sottocutanea di insulina ed un sensore per la misurazione in continuo della glicemia. Mediante particolari algoritmi la pompa di insulina è in grado, in base ai livelli di glucosio rilevati dal sensore di somministrare la quantità di insulina necessaria.
“Lo studio ha dimostrato che l’uso dell’Open APS nei pazienti studiati ha migliorato il compenso glicemico testimoniato dai valori di HbA1c (emoglobina glicata) – ha dichiarato Papaleo – con minor rischio di ipoglicemie e con un netto miglioramento della qualità di vita del paziente liberando quest’ultimo dalle continue punture necessarie per la somministrazione di insulina che del controllo glicemico capillare”.
Tutto quanto incide positivamente sull’avanzamento della Ricerca per una sempre maggiore e migliore assistenza e cura della malattia, capace di traguardare sempre più avanzati approdi al fine di rendere la Persona con Diabete Tipo 1 nell’immediato, ma anche quanti sono costretti ad iniettarsi l’insulina più volte al giorno nel prosieguo, a vivere la loro condizione nella normalità ed in attesa che la Ricerca stessa possa un giorno non lontano renderli completamente liberi da qualsivoglia condizionamento.
“In quanto Associazione di Pazienti Diabetici, non solo – conclude Papaleo – salutiamo con estremo favore ed interesse tali importanti successi in termini di Ricerca, ma ciò che maggiormente ci entusiasma è la presenza della Basilicata in contesti di eccellenza, quale quello di Orlando negli Stati Uniti d’America, al cui studio APS ha contribuito in modo significativo”.
– Miriam Mangieri –