E’ un fatto deprecabile quello accaduto questa notte a Palomonte, in località Madonna delle Grazie, nella zona che collega il paese con la frazione più grande. Davanti casa degli anziani genitori di Antonello Caporale, caporedattore de Il Fatto Quotidiano originario del piccolo centro della Valle del Sele, è stata ritrovata un’enorme macchia di olio esausto bruciato. La sostanza scura e viscida ha invaso parte del piazzale all’ingresso della villetta isolata in cui vive da sola l’anziana coppia.
A rendere pubblico quanto accaduto, dopo aver sporto denuncia ai Carabinieri che stanno facendo luce sulla vicenda, è proprio il giornalista e saggista che in questi giorni è impegnato nella presentazione del suo ultimo libro, “Matteo Salvini – Il Ministro della paura” (“Matteo Salvini vende la paura al mercato della politica. E’ una merce richiestissima e lui la offre a buon mercato. La paura dell’altro, la paura dello straniero, la paura del ladro, la paura di restare senza lavoro, la paura di impoverirci. La paura del futuro” scrive Caporale su Il Fatto).
“Ignoti malfattori li definiscono i carabinieri con un linguaggio antico ma congruo – sottolinea Caporale – Sono gli odiatori, coloro che usano la violenza delle parole per intimorire e portare paura. Alcuni come vedete in queste foto fanno di più: spingono in alto la paura, allenano l’ansia cospargendo per esempio di olio bruciato l’ingresso dell’abitazione dei miei anziani e incolpevoli genitori (è accaduto stanotte). Passare dalle parole ai fatti è purtroppo un attimo. Ci ritroviamo nella barbarie senza nemmeno accorgercene. Ringrazio le forze dell’ordine per la disponibilità e la vicinanza mostrata”.
Repentina giunge la solidarietà e la vicinanza di molti amici, lettori, numerosi cittadini di Palomonte e del primo cittadino, l’avvocato Mariano Casciano, raggiunto dalla redazione di Ondanews dopo quanto accaduto in località Madonna delle Grazie. “Antonello – dichiara il sindaco – è innanzitutto un amico personale che si prodiga molto per Palomonte. Sono dispiaciuto da amico e da Sindaco spero sia un fatto non riconducibile ad una vicenda di minacce. Non ho elementi per indicare una causa di quanto successo ma se fosse un fatto grave spero non riguardi qualcuno della mia comunità. Con le indagini mi auguro che la cosa venga stemperata. Non si può ignorare che Antonello è un personaggio esposto, ma se non abbiamo indizi in questa direzione restano il dispiacere e la preoccupazione per un fatto che ha visto come vittime due persone anziane“.
– Chiara Di Miele –