“L’Ospedale di Villa d’Agri? È come la costa Concordia, affondata per l’incompetenza del capitano”. Utilizza questa metafora Filippo Massaro, portavoce del Csail (Comitato Sviluppo Aree Interne Lucane) per descrivere la situazione in cui versa l’ospedale valdagrino e per riaccendere l’attenzione sulla sanità in Val d’Agri.
Massaro infatti denuncia la carenza di personale nei vari reparti e addirittura la mancanza di carta igienica, asciugamani, disinfettanti e perfino materiale di cancelleria.
“In pneumologia – sottolinea – cinque medici sono andati via, ne restano solamente quattro. In oculistica da ottobre 2017 è tutto fermo perché non vengono forniti i cristallini artificiali, garze e ovatta, e a luglio il reparto chiude”. Quest’ultimo, secondo Massaro, aveva una media di 400 interventi all’anno.
“In ortopedia – ha continuato – da tre mesi ci sono solo due medici per interventi e attività di reparto, in radiologia, da marzo, un solo medico, mentre nei reparti mancano carta, asciugamani, disinfettanti vari e addirittura il materiale di cancelleria occorrente per le prescrizioni e per le relazioni mediche”.
Massaro denuncia anche la lunga lista d’attesa del Cup (oltre l’anno 2019 per le attività ambulatoriali), oltre all’insufficienza del personale medico e paramedico in tutti i reparti.
“Al di là delle continue promesse di potenziamento ed altro, questa la verità dei fatti – dice Massaro – mentre il governatore Pittella, tra l’altro medico, non recepisce le gravi difficoltà in cui versa l’ospedale, i cittadini subiscono enormi disagi e sono costretti ad esborsi economici per spostarsi altrove. È una situazione intollerabile”.
– Claudio Buono –