Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, riciclaggio e autoriciclaggio le tre persone colpite dalle ordinanze di applicazione di misura cautelare, a seguito delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Potenza.
Su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo lucano, la Guardia di Finanza ha dato esecuzione a tre misure cautelari in carcere nei confronti di Domenico Rossiello, 50enne, e degli arresti domiciliari nei confronti di Orazio Colangelo, 47enne e Domenico Potenza, 44enne.
Le indagini hanno avuto come oggetto alcune condotte criminali ai danni di giovani alla ricerca della prima occupazione. Il via all’attività investigativa è stato dato dalla denuncia presentata dalla banca dove lavorava uno degli indagati, poi licenziato. La banca aveva contestato al dipendente di aver concesso degli affidamenti su conti correnti intestati perlopiù ad associazioni, senza effettuare alcuna istruttoria, anzi, con incongruenze ed irregolarità.
Le indagini hanno accertato che alcuni giovani, senza lavoro, erano stati contattati da uno degli indagati, presidente di un comitato di quartiere, venendo convinti a recarsi in banca per poi essere indotti a firmare contratti di apertura di conti e affidamenti, intestati a fantomatiche associazioni di cui erano stati nominati presidenti. Operazioni che hanno portato a fidi da 30mila euro l’uno: i conti poi venivano svuotati da uno degli indagati attraverso ricariche, bonifici e prelievi, creando indebitamento a carico dei giovani che rappresentavano le associazioni.
Una truffa che ammonta ad oltre 300mila euro, tra il 2016 e il 2017. Oltre alle tre misure, risultano essere indagate altre sei persone.
– Claudio Buono –