“Non avrei mai voluto intervenire per una vicenda così tragica e dolorosa, ma di fronte a tale situazione rivolgo un invito al sindaco e all’Amministrazione comunale di promuovere la costituzione di parte civile del Comune di Sala Consilina, a sostegno della denuncia sporta dalla famiglia Lobascio per la prematura perdita della sfortunata Rosaria. Perché sfortunata? Probabilmente se l’ospedale di Polla, dove è stata ricoverata dopo le dimissioni dall’ospedale di Mercato San Severino, avesse disposto di attrezzature ed idonea organizzazione, forse ora non staremmo a parlare di questo triste caso”. È questo l’appello di Giuseppe Colucci, consigliere di minoranza e capogruppo di “Progetto Sala”.
Infatti, Colucci ritiene necessario che il Comune si costituisca parte civile, oltre che per sostenere un legittimo desiderio di chiarezza e di giustizia della famiglia Lobascio sull’operato delle strutture sanitarie, soprattutto per fare luce sulla situazione in cui versa la sanità del Vallo di Diano e per capire quali interventi sono necessari per garantire un degno servizio sanitario ai cittadini.
“L’eventuale assenza di attenzione nel caso di Rosaria non è solo un danno irreparabile alla stessa ed alla sua famiglia, ma a tutta la comunità civile, rappresentata dalle Pubbliche Istituzioni, che sono legittimate ad intervenire tramite il sindaco che, quale Ufficiale di Governo e di Autorità sanitaria locale, ha la legittimazione ad agire per la tutela della salute, diritto costituzionalmente garantito a tutti i cittadini – prosegue – Sono lodevoli le attestazioni di vicinanza e solidarietà e ben venga il lutto cittadino che, purtroppo, non daranno risposta alla tragedia della povera e sfortunata ragazza, però l’Istituzione Pubblica ha l’obbligo istituzionale di intervenire, al fine di tutelare il diritto alla salute dei cittadini, prima che si verifichi l’irreparabile, come è successo. Abbiamo più volte assistito a situazioni del genere, ma la Comunità del Vallo, che conta circa 75.000 abitanti, non può rimanere nel dubbio se affidare la propria esistenza alla fortuna, mentre da anni assistiamo ad una lenta agonia dell’ospedale di Polla ed ogni tanto, in occasione di elezioni, si vede qualche intervento, che rimane soltanto un palliativo. Gli interventi sporadici della Regione Campania destinati alla sanità del Vallo di Diano rimangono il fanalino di coda rispetto ad altri nosocomi della provincia di Salerno ed offrono l’occasione soltanto di fare qualche proclama politico”.
La costituzione di parte civile, secondo il consigliere di minoranza, è altresì necessaria sia per allertare gli organi di competenza, tra tutti la Regione Campania e anche un’eventuale responsabilità istituzionale di quest’ultima, che deve prendere atto che il nostro territorio non è solo “area interna” enunciata nelle interviste e nei piani di sviluppo, ma è “area interna di fatto”.
“I cittadini del Vallo di Diano, per avere un’adeguata assistenza, spesso devono recarsi in altri ospedali ubicati anche fuori regione, perché le nostre strutture sono carenti di mezzi ed attrezzature e, qualche volta il personale medico specialistico incaricato è soltanto di passaggio – conclude Colucci – Ci tengo a chiarire che ho avuto personalmente occasione di apprezzare l’impegno, la professionalità e la serietà sia di alcuni medici sia del direttore sanitario dell’ospedale di Polla, ma quei pochi volenterosi spesso non sono sufficienti a far fronte alle emergenze. Pertanto bisogna che la Pubblica Amministrazione pretenda dagli organi competenti un intervento adeguato e concreto, al fine di rendere la sanità del Vallo di Diano degna dei cittadini che vivono in questo territorio, altrimenti le attestazioni di solidarietà lasciano il tempo che trovano e, dopo qualche giorno, rimarrà soltanto il grande dolore dei genitori e dei congiunti della sfortunata e compianta Rosaria ai quali faccio pervenire il mio più accorato cordoglio”.
– Miriam Mangieri –
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