Si è svolto ieri il Consiglio comunale a San Pietro al Tanagro che ha visto la trattazione di diversi punti all’ordine del giorno, tra cui l’approvazione del rendiconto di gestione per l’esercizio finanziario 2017.
“Gli indici e i parametri per l’individuazione delle erudizioni strutturalmente deficitarie sono negativi, tranne una delle voci che riguarda i residui attivi – spiega il primo cittadino Domenico Quaranta – gli altri parametri sono positivi e in particolare i residui passivi. L’ente deve far fronte sempre di più alle spese correnti in via autonoma in seguito al trasferimento erariale, che sono state leggermente inferiori rispetto agli anni passati. Per quanto riguarda il riconoscimento del debito fuori bilancio che abbiamo riconosciuto per l’anno 2017 è stato pari a 35mila euro, proveniente da un contenzioso che è stato poi saldato nello stesso anno. Il fondo di cassa a fine anno era di 370mila euro. Il bilancio di gestione si chiude con un avanzo di 127mila euro e con un disavanzo di 17mila euro che è stato coperto con precedenti avanzi”.
“Il Revisore dei conti dice che almeno la metà dei parametri sono in deficit – sottolinea il capogruppo di minoranza Giovanni Graziano -siamo in pre-dissesto. I residui sono responsabilità dell’Amministrazione. Oggi stiamo approvando il bilancio con un buco di mezzo milione di euro di tasse non riscosse. Il nostro gruppo vota contro il bilancio”.
Durante la seduta è stato approvato all’unanimità il regolamento del Polo Multiservizi, la servitù pubblica di acquedotto per la bonifica e messa in sicurezza dell’ex discarica in Località Difesa di Sant’Arsenio e l’adozione della Carta dei diritti della bambina.
– Annamaria Lotierzo –