Si torna a parlare nuovamente di sicurezza sul lavoro all’indomani dell’ennesima tragedia che ha visto la morte di un operaio ad Eboli.
A rivolgere un appello al Prefetto di Salerno è la Cisl, attraverso il segretario generale Gerardo Ceres. “Chiediamo – spiega Ceres – di ripristinare una già sperimentata modalità di coordinamento interforze di contrasto al lavoro irregolare e non sicuro”.
“Quella di Vito Ciancio è stata la nona morte dall’inizio dell’anno – continua – per quanto riguarda il nostro territorio. E’ una statistica inaccettabile, che un Paese democratico non può accettare e permettersi. Il contrasto all’illegalità non può essere episodico o dettato dall’emozione del momento, ma deve trovare un’azione strutturata e coordinata nel tempo. A Salerno molti anni fa, a partire dal settore dell’edilizia, fu molto efficace il coordinamento, effettuato presso la Prefettura, delle forze di polizia, Ispettorato del Lavoro e tecnici dell’Asl. Non dobbiamo inventarci nulla di quanto già positivamente è stato sperimentato in passato”.
Infine, l’appello agli altri sindacati: “La Cisl si muoverà d’intesa con Cgil e Uil a richiedere al prefetto un incontro in tale direzione”.
– Claudia Monaco –
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