Si è tenuta ieri, presso l’Auditorium Comunale “G. Amabile” di Sant’Arsenio, la cerimonia in ricordo del compianto Padre Angelico Spinillo, religioso domenicano, pittore e critico d’arte.
I saluti iniziali sono stati affidati al primo cittadino di Sant’Arsenio Donato Pica e al Presidente dell’Associazione “Luigi Pica” Aldo Rescinito. Sono intervenute le pronipoti Gabriella Salvia che ha inoltre parlato dell’attività pittorica dello zio e Giovanna Concilio che tramite ricordi personali ha descritto la figura dello “zio prete“, nomignoli che lei gli aveva dato da bambina.
A relazionare sulla figura di Padre Angelico Spinillo è stato l’architetto Enrico Coiro che, tramite delle immagini ha fatto vedere ha spiegato ai presenti l’evoluzione dell’attività pittorica di quello che ha definito “un frate tra i pittori e un pittore tra i frati“.
Come ha spiegato l’architetto Coiro gli inizi sono convenzionali e si possono inserire in quella che è la tradizione accademica, a contatto con il figurativo e i ritratti di bambini la sua pittura è nata nel chiostro. Tra le sue opere troviamo narrazioni cicliche, immagini relative ai Santi, la fractio panis e un tema ricorrente è quello della maternità. Specializzato nella rappresentazione della natura morta alla fine si è caratterizzato come narratore del paesaggio toscano, molte delle sue opere si trovano in varie chiese del Vallo di Diano e soprattutto a Sant’Arsenio. “E’ stato sempre frate anche tra i pittori che non gradivano la sua connotazione religiosa“.
Le conclusioni sono state affidate al Vescovo della Diocesi di Aversa, S.E. Mons. Angelo Spinillo. “Abbiamo avuto una presenza di uomini importanti, di persone che nella realtà semplice della vita quotidiana hanno espresso tanta ricchezza – ha sottolineato – l’hanno espressa nella realtà del nostro paese e nella realtà del mondo intero e veramente ci sono stati personaggi che hanno dato tanto lustro e tanta ricchezza di vita con il loro pensiero e con la loro attività partendo dal nostro paese. Ciascuno di questi nostri amici è rimasto sempre santarsenese con affetto particolare per la terra d’origine perché Padre Angelico, ma anche altri, avevano questo momento particolare dove tornavano in paese e quando venivano vivacizzavano un po’ tutto il clima della nostra comunità”.
Il sindaco Pica ha reso noto che questo è solo uno degli eventi in ricordo di Padre Angelico e che presto a lui verrà intitolata una strada del paese.
– Annamaria Lotierzo –