I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Salerno a Stio, nel Cilento, hanno effettuato un controllo in una casa di cura per anziani da cui sono scaturiti approfondimenti di natura amministrativa e sanitaria e il conseguente sequestro dell’intera struttura da parte della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania. A carico del gestore sono stati ravvisati i reati di abbandono di persone incapaci e di inosservanza dell’ordinanza di immediata cessazione dell’attività, emessa dal Piano di Zona competente per territorio.
Il legale responsabile della casa per anziani, infatti, aveva attivato l’esercizio ricettivo senza autorizzazione, in totale assenza dei requisiti funzionali, assistenziali, antincendio e di sicurezza necessari per la salvaguardia degli ospiti, circa 9 persone di età compresa tra i 100 ed i 68 anni, alcuni allettate, altri non autosufficienti e con problemi di natura psichiatrica, determinandone l’abbandono ed esponendoli ad un serio e concreto pericolo per l’incolumità e la salute, in particolar modo con riferimento ai pazienti con gravi disabilità fisiche e psichiatriche bisognosi di cura e custodia.
Fra le carenze di natura strutturale e funzionale suffragate anche dal Distretto di Vallo della Lucania dell’Asl Salerno e dai Vigili del Fuoco del Distaccamento di Vallo della Lucania, sono emerse anche la mancanza di personale specializzato, l’assenza di campanelli per la chiamata dal letto, l’inidoneità dei servizi igienici, la mancanza di ascensore e l’assenza di luci e segnaletica di emergenza.
Sebbene il provvedimento stabilisse che gli anziani dovessero essere inviati presso una struttura idonea, durante l’esecuzione del sequestro, i militari del Nas di Salerno hanno scoperto che gli anziani erano stati trasferiti all’interno di un affittacamere a Magliano Vetere dove, anche con l’ausilio di militari della Compagnia Carabinieri di Vallo della Lucania e di personale dell’Asl e dell’Ufficio Tecnico comunale, si è accertata la totale assenza dei requisiti igienico-sanitari, strutturali ed organizzativi minimi previsti dalla normativa di settore e si è provveduto a far trasferire gli anziani in strutture ritenute idonee dagli organi competenti.
– Chiara Di Miele –