Una cerimonia semplice e commovente per ricordare la storia e soprattutto per onorare quelle vite, troppo giovani, spezzate per la libertà del nostro Paese.
Ieri a Sanza in occasione del 73° anniversario della Liberazione, l’Amministrazione comunale ha celebrato il 25 aprile con la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti e la benedizione del parroco don Giuseppe Spinelli.
Alla presenza della locale Sezione Combattenti e reduci di guerra e dei rappresentanti del Circolo degli anziani, il sindaco Vittorio Esposito e l’Amministrazione comunale, alla presenza dei militari dell’Arma dei Carabinieri, del Comandante della Polizia Municipale e di una folta presenza di cittadini, hanno ricordato l’anniversario della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista.
“La nostra comunità oggi celebra il 73° anniversario della liberazione dal nazi-fascismo – ha commentato il sindaco – Su questo monumento, sono incisi i nomi e le storie di ben 73 nostri concittadini, che nelle due guerre, quella del 1915-1918 e poi quella del 1940-1945, hanno versato il loro sangue per degli ideali che oggi consentono a noi tutti di vivere in un paese civile e libero. Da Sanza, nel periodo 1939-1945, partirono per il fronte in Russia, Africa, Albania e Grecia, Francia, e sulle prime linee in Italia, 93 nostri giovani, tutti poco più che ventenni. Il più anziano a partire fu Antonio Lotartaro, era nato nel 1907. Il più giovane, Antonio Ciorciari, era nato nel 1924“.
Per l’occasione il sindaco Esposito ha annunciato che “l’Amministrazione comunale sta lavorando per il rientro in Patria delle spoglie mortali del soldato Giuseppe Di Spirito, morto durante la II^ Guerra Mondiale. Da alcune settimane, siamo riusciti ad individuare il luogo di sepoltura del giovane, nato a Sanza il 5 maggio 1924. Perse la vita il 22 marzo 1944 e fu sepolto nel cimitero di Essen nel nord Reno-Westfalia in Germania. La salma è stata riesumata e traslata ad Amburgo nel Cimitero Militare Italiano d’Onore. Abbiamo provveduto ad informare i suoi congiunti più prossimi, ed ora stiamo valutando la procedura per il rimpatrio delle spoglie di questo giovane caduto, del quale per molti anni si era smarrita la memoria storica“.
Il primo cittadino ha poi fatto riferimento anche ai “fatti recenti di cronaca che hanno interessato giovani nella vicina comunità di Buonabitacolo, i quali devono per forza imporci di aprire un dibattito importante sui modelli e sui valori fondanti su cui costruire il futuro dei nostri ragazzi“.
– Maria De Paola –