E’ stato rimosso questa mattina il ponte in ferro appartenente alla linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro sito a Padula sulla Strada Provinciale che conduce alla Certosa di San Lorenzo e al centro.
Nei giorni scorsi sono stati abbattuti altri due ponti della stessa linea ricadenti sempre nel territorio comunale. L’abbattimento, richiesto da Rete Ferroviaria Italiana, è avvenuto per ragioni di sicurezza pubblica, come fa sapere il rappresentante presente sul posto.
“La rimozione è stata decisa da RFI – ha spiegato il sindaco di Padula Paolo Imparato– il Comune non ha nessuna competenza in merito alla decisione presa, siamo venuti a conoscenza della situazione grazie alla concessione del permesso temporaneo di chiusura della strada concesso dalla Provincia. Il Comune non avrebbe avuto interesse a rimuovere il ponte”.
La decisione di rimuovere i ponti della linea ferroviaria, già nei giorni scorsi ha suscitato molte polemiche.
“Oggi è accaduto un fatto vergognoso – ha dichiarato il presidente del comitato Riattivazione ferrovia Sicignano-Lagonegro Rocco Panetta – forse non è mai successo in Italia che RFI, concessionario della rete pubblica italiana, quindi proprietà dello Stato, avesse distrutto un bene appartenente ai cittadini senza alcuna motivazione o ordinanza di sicurezza prevista per legge. Probabilmente l’azione è stata intrapresa per risparmiare sui costi di manutenzione, che non è stata mai fatta pur ricevendo i soldi. Tutto ciò è avvenuto nella completa indifferenza dei rappresentanti delle Amministrazioni comunali e delle istituzioni del Vallo di Diano, che hanno assistito alla distruzione di beni pubblici senza intervenire. Sottolineo che tutto ciò avviene mentre dall’altra parte della regione vengono riaperte linee ferroviarie nuove”.
– Gianluca Calenda –
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