Sette udienze da celebrarsi in quattro mesi: da metà maggio a fine settembre. Una ventina di testimoni da sentire tra minori e genitori. Continua il processo in primo grado al tribunale di Lagonegro che vede imputate quattro maestre della scuola elementare di Caselle in Pittari sulle quali pende l’accusa di maltrattamenti sugli alunni e abuso dei mezzi di correzione.
Da chiarire che nel caso specifico di Anna Gerardina Torre alla prima udienza dibattimentale l’accusa venne corretta e riformulata nel solo caso di abuso dei mezzi di correzione. Più grave l’accusa per Rina Lovisi e Rosa Fiscina che finirono ai domiciliari (poi revocati, per quest’ultima, dal Riesame di Potenza) nel maggio 2014 al termine di un blitz dei Carabinieri di Sapri. A processo anche un’altra maestra, Ines Stella e l’ex Preside Biagio Bruno, imputato quest’ultimo per non aver preso provvedimenti nei confronti delle insegnanti dopo le segnalazioni dei genitori. Per lui, il suo legale, nell’udienza del 16 marzo ha depositato istanza di proscioglimento.
Oggi il collegio giudicante ha annunciato il calendario delle udienze per i prossimi mesi. Il 18 e 25 maggio e l’8 giugno saranno sentiti i minori della prima lista, citati dal Pubblico Ministero. Rinviato alla prima udienza, inoltre, il conferimento dell’incarico all’esperto psicologo che assisterà gli alunni durante le escussioni. Mentre il 13 luglio e il 14 e 21 settembre saranno sentiti i genitori degli alunni della prima lista. Per quanto riguarda i testi della seconda lista il tribunale si riserva di valutare.
Nella richiesta fatta dal Pubblico Ministero che ha chiesto che vengano sentiti, i piccoli alunni sarebbero la principale fonte e prova indispensabile per il processo. Richiesta che non ha visto d’accordo i legali delle maestre in quanto le registrazioni e i video rappresenterebbero già la prova regina.
A distanza di cinque anni dai fatti, secondo i legali, deve essere tenuta in considerazione la possibilità di un contagio dichiarativo che potrebbe non corrispondere al reale accadimento dei fatti. Le prossime udienze, in cui saranno sentiti gli alunni, si terranno a porte chiuse e con le cautele del caso.
– Marianna Vallone –
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