Continua a tener banco a Vietri di Potenza la vicenda legata all’annullamento, da parte del Tribunale Amministrativo Regionale, del decreto di nomina degli assessori per la composizione della Giunta Comunale, in riferimento all’assenza in quest’ultima di una donna.
Dopo l’atto del TAR e la succesiva ricomposizione dell’Organo amministrativo, ricomposizione che vede nella pratica la stessa Giunta di quella precedente, si sono susseguite le accuse tra maggioranza e opposizione.
Anche in questo caso, destinataria di una missiva scritta da una componente del Consiglio comunale è Ivana Enrica Pipponzi, consigliera di Parità della Regione Basilicata, che insieme ad un’elettrice di Vietri di Potenza, Marianna Grande, ha presentato ricorso al TAR sul tema “quote rosa” nell’Amministrazione vietrese. Mittente della lettera è invece Antonietta Montesano, collaboratrice del sindaco e membro della lista “Vietri Nova”.
“In una società civile e moderna l’affermazione della parità di genere non dovrebbe aver bisogno di obblighi o di vincoli ma sappiamo tutti che, in generale, le donne in politica sono ancora poco numerose – esordisce Montesano – Tale criticità si accentua nei piccoli comuni. Andando in controtendenza però, alle ultime elezioni amministrative di Vietri di Potenza dell’11 giugno 2017, un gruppo di giovani, innamorati del proprio paese, hanno presentato una lista denominata ‘Vietri Nova’, che, nonostante non vi fossero vincoli di genere, candidava ben 4 donne su 11 componenti.
Le donne della lista “Vietri Nova” sono state scelte dal sindaco Giordano prima e dagli elettori poi, tiene a specificare Antonietta Montesano “per le loro competenze concrete e non semplicemente per utilizzare, come troppo spesso accade, la donna come tappabuchi“.
“Contattare il nostro gruppo avrebbe semplicemente evitato lo spreco di tempo prezioso e di soldi pubblici – prosegue Antonietta Montesano rivolta alla consigliera Pipponzi ,- avremmo chiarito una questione puramente formale e non di sostanza. Tengo a precisare che la Giunta nominata era ed è stata ampiamente condivisa anche e soprattutto da noi donne“.
Le donne di “Vietri Nova” infatti, secondo la Montesano, credono “poco ai posizionamenti e molto più nel progetto politico condiviso e nel programma, approvato all’unanimità“.
– Maria De Paola –
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