E’ in programma a Teggiano per lunedì 19 marzo, alle ore 17, la presentazione del libro “Oro e Piombo – Il mercato della Grande guerra. Pubblicità, cinema, propaganda, 1914 – 1918”.
L’opera, scritta da Giuseppe Ghigi, nasce dopo 3 anni di intenso lavoro.
Giuseppe Ghigi collabora come critico cinematografico a quotidiani nazionali e riviste specializzate. È autore di saggi sul cinema e monografie di registi e attori. All’Università di Ca’ Foscari ha insegnato Storia del cinema italiano, collabora alla “Settimana internazionale della critica”, sezione della Mostra del cinema di Venezia.
Da una decina d’anni si occupa prevalentemente del rapporto Cinema-Storia. Tra le sue ultime pubblicazioni: “La memoria inquieta. Cinema e Resistenza, Cafoscarina 2009”, “Dizionario dei veneziani del cinema, Marsilio 2010”, “ll tempo che verrà. Cinema e Risorgimento, Gambier&Keller 2011”.
L’evento culturale, che si terrà presso l’ex convento della SS. Pietà di Teggiano, è organizzato in collaborazione dall’Associazione Giornalisti Vallo di Diano, dal Comune di Teggiano e dalla Banca Monte Pruno.
La presentazione vedrà gli interventi di Michele Di Candia, sindaco di Teggiano, Michele Albanese, Direttore Generale della Banca Monte Pruno, Carmine Pinto, docente di Storia all’Università di Salerno, Tonia Cartolano, giornalista di Sky Tg24 e Direttore Onorario di Ondanews, e Giuseppe Ghigi autore del lavoro.
Coordinerà i lavori Rocco Colombo, Presidente dell’Associazione Giornalisti Vallo e Direttore editoriale di Ondanews.
Il libro narra di quanto accadeva durante Prima Guerra Mondiale, dove la propaganda aveva il compito di mobilitare le masse.
Nel presentare il suo libro così l’autore commenta: “Il fenomeno raccontato nel libro è molto tragico e ricco di cinismo, dove centinaia di migliaia di uomini morivano in trincea e contemporaneamente venivano utilizzati per fare pubblicità. Non è un lavoro sulla Prima Guerra Mondiale, ma un documento che racconta come durante questo periodo veniva costruito il meccanismo del consenso, utilizzato poi nei sistemi totalitari“.
– Maria De Paola –