Si è svolto questa mattina, presso la sala convegni dell’Ordine dei Medici Chirurghi di Salerno, l’incontro dal titolo “L’organizzazione dello screening del cancro colo-rettale nell’ASL Salerno“.
Il convegno ha rappresentato il primo di 5 incontri su temi di patologia digestiva, con tre temi principali: patologia neoplastica del colon, sanguinamento gastro-intestinale e l’appropriatezza.
Tra i relatori e organizzatori era presente il dottor Riccardo Marmo del Reparto di Gastroenterologia dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla, che ha illustrato alcuni dei progetti fondamenti che rientrano nei programmi di screening del cancro colo-rettale e studi compiuti che hanno permesso di fare progressi in questo campo.
“Nel 2005 il Ministero della Salute ha redatto le linee guida sulla conduzione dello screening, a cui dobbiamo attenerci. Dovremo essere sempre in grado di proporre la colonscopia come esame meno fastidioso possibile, attraverso opportuna sedazione e l’utilizzo di attrezzature specifiche per effettuare la diagnostica e osservare il paziente in sicurezza dopo la sedazione – ha dichiarato Marmo – Tramite lo screening abbiamo l’occasione di poter ragionare su un’unica azienda che è l’ASL di Salerno e lo screening rappresenta il modello organizzativo che mette insieme tutte le risorse, per una progettualità trasversale ma anche per una programmazione longitudinale da fare nel futuro”.
Durante la conferenza è emerso che il programma proviciale dello screening del cancro colo-rettale è partito due anni fa e che ha un ciclo di circa due anni.
“Queste azioni sono possibili attraverso una piattaforma condivisa che al momento è provinciale, ma mi auguro che da Salerno possa nascere la proposta di una piattaforma regionale – ha concluso il dottor Marmo – Dobbiamo adeguarci a una cultura nuova nell’iter di preparazione del paziente da sottoporre a colonscopia, organizzare delle sedute divulgative, ma soprattutto dare certezza e sicurezza della risposta”.
– Rosanna Raimondo –