Fabbisogno di personale nei Comuni del Salernitano, arriva l’appello della Uil Fpl provinciale ai sindaci del territorio. “Dopo anni di sostanziale blocco delle assunzioni negli Enti Locali, in quanto le percentuali di spesa che si potevano impegnare rispetto ai cessati erano minime, nell’anno 2017, con diversi interventi queste percentuali sono state sensibilmente aumentate – dichiara il segretario della Uil Fpl Salerno, Carlo Astone – Nel 2018, per i Comuni fino a mille abitanti il turnover è pari al 100% delle cessazioni dell’anno precedente, cumulabili a partire dal 2007. Per gli Enti compresi fra mille e cinquemila abitanti la percentuale cambia in relazione all’incidenza media dell’ultimo triennio della spesa del personale sulle entrati correnti. Laddove la media dell’incidenza è inferiore al 24% si possono coprire il 100% delle cessazioni. Per i Comuni con oltre 5.000 abitanti il turnover è pari al 75%. Le percentuali riguardano le cessazioni del 2017. Dunque, si possono recuperare le capacità assunzionali non occupate per gli anni precedenti. Nel 2019, per i cessati nel 2018, le percentuali vengono incrementate e si attesteranno sostanzialmente tutte fra il 90 e 100%”.
Sono opportunità che, secondo la Uil Fpl provinciale, vanno colte in pieno, innanzitutto per dare una possibilità occupazionale ai giovani della provincia e poi per mettere in condizione i Comuni di colmare, anche se in parte, le vacanze delle dotazioni organiche.
“Siamo alle fasi finali per la sottoscrizione del contratto nazionale di categoria per le autonomie locali che verrà firmato il prossimo 20 febbraio – conclude Astone – Come sindacato vogliamo segnalare ai responsabili dell’Area Finanziaria dei Comuni che è necessario prevedere la spesa degli arretrati. Vogliamo spronare le Amministrazioni, che nonostante gli ultimi Decreti in materia, non hanno previsto gli accantonamenti per gli incrementi contrattuali del 2016 e del 2017. In questo modo tale spesa potrà essere inserita nel bilancio di previsione del 2018 unitamente agli incrementi previsti per lo stesso anno. L’incremento a regime per il prossimo mese di marzo è pari a 85 euro. Mediamente l’importo da corrispondere come arretrati, a ogni dipendente, viene quantificato in 500 euro circa”.
– Chiara Di Miele –