Allattare al seno fa bene a mamma e bambino. Il latte materno può essere considerato addirittura un vero e proprio “farmaco” per i piccoli che si rivela ancora più importante se questi sono nati prematuri. Ad affermare ciò sono gli esperti della Società Italiana di Neonatologia che si sono pronunciati sull’argomento in occasione della Settimana mondiale dell’allattamento al seno che si è tenuta dall’1 al 7 ottobre. Il tema della Settimana mondiale dell’allattamento 2017 è “Sustaining Breastfeeding Together“.
Quest’anno ci si concentra dunque sull’importanza di lavorare insieme per il bene comune. Ognuno deve riconoscere il proprio ruolo che può essere piccolo o grande ma che comunque può fare differenza nella promozione e nel sostegno dell’allattamento al seno a livello mondiale.
Nonostante sia ormai risaputo che il latte materno è il miglior nutrimento per ogni bambino, l’allattamento al seno viene ancora troppo poco favorito e incentivato. Molte mamme infatti, per diversi motivi, allattano troppo poco o per nulla i loro figli e non sono affatto sostenute in un percorso che in alcuni casi può essere anche ad ostacoli.
Questo è vero soprattutto per i bambini nati prematuri che vengono separati dalla madre troppo presto e tenuti in Terapia Intensiva Neonatale. In questi casi i piccoli spesso non sono in grado di succhiare il seno per una fisiologica immaturità ma in realtà sarebbero proprio loro ad avere ancora più necessità di godere dei benefici del latte di mamma. Diversi studi hanno evidenziato infatti i vantaggi di questo alimento per i neonati prematuri che se alimentati con latte materno vedono migliorare il proprio sviluppo cognitivo e abbassarsi il rischio di soffrire di gravi patologie come sepsi, meningite ed enterocolite necrotizzante.
Per una maggior diffusione dell’allattamento materno anche nel nato pretermine il primo passo è consentire ai genitori un libero accesso ai reparti di terapia intensiva neonatale, permettendo loro di conoscere da subito il proprio bambino, di avere contatti prolungati con lui. Le quantità di colostro prodotte, seppur minime, sono il più delle volte sufficienti per iniziare una precocissima alimentazione, fondamentale nei neonati critici.
Bibliografia: www.lastampa.it – www.improntaunika.it – www.ansa.it – www.greenme.it
Farmacia 3.0 – Rubrica a cura del dott. Alberto Di Muria