Un operaio di Polla questa mattina si è incatenato per una personale protesta contro la ditta per la gestione dei rifiuti presso la quale lavora.
“Tutto è iniziato ad agosto quando mi sono ammalato – racconta Carmine Prato– dopo aver beneficiato dei servizio di malattia dell’Inps ero pronto a rientrare in servizio con il benestare di tutti, ma l’azienda sta temporeggiando per il mio reintegro”.
Carmine ha 52 anni ed è sposato e dice:“La gente di Polla è con me, mi sono sempre comportato bene lavorando bene, lotto per i miei diritti. Ho deciso di mettere in atto una protesta legandomi al palo del ponte al centro di Polla e lotterò fino a quando non otterrò quanto mi spetta”.
“L’operaio Prato si è sottoposto ad una visita medica aziendale dopo un infortunio – spiega Michele Di Sarli, amministratore della General Enterprise s.r.l. – e l’esito della visita è stato quello dell’impossibilità a svolgere una specifica attività. A quel punto ci siamo trovati dinanzi a due alternative: licenziarlo, cosa che abbiamo voluto evitare, oppure trovare una mansione differente che non era possibile svolgere presso il cantiere di Polla ma soltanto presso quello di Teggiano. Prato è stato dunque invitato a svolgere questa mansione, anche eventualmente in via provvisoria, in attesa di ulteriori sviluppi. La commissione sanitaria a cui ci auguriamo l’operaio abbia fatto ricorso potrà quindi ribaltare l’esito del medico competente e, in questo caso, Prato potrà ritornare a svolgere la sua attività nel cantiere di Polla, oppure potrà confermare l’esito. E’ una situazione che non dipende dalle scelte dell’azienda“.
– Tania Tamburro –