Le zecche sono artropodi, appartenenti alla classe degli aracnidi, la stessa di ragni, acari e scorpioni, e si tratta di parassiti esterni, delle dimensioni che variano da qualche millimetro a circa 1 centimetro. Il corpo è tondeggiante e il capo è munito di un apparato boccale, detto rostro, in grado di penetrare la cute e succhiare il sangue. Le zecche non sono molto selettive nella scelta dell’organismo da parassitare, ma possono scegliere diverse specie animali dai cani ai cervi, agli scoiattoli fino all’uomo.
L’attività delle zecche è strettamente legata ai valori di temperatura e umidità e in generale la loro attività si concentra nei mesi caldi. L’habitat preferito è rappresentato da luoghi ricchi di vegetazione erbosa e arbustiva, con microclima preferibilmente fresco e umido, tuttavia le zecche possono trovarsi anche in zone a clima caldo e asciutto o dove la vegetazione è più rada. La loro presenza dipende, infatti, essenzialmente dalla presenza sul territorio di ospiti da parassitare, per questo luoghi come stalle, cucce di animali e pascoli sono tra i loro habitat preferiti.
La Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT) mette in guardia tutti i cittadini dai morsi di zecca e dai pericoli che possono comportare. La preoccupazione riguarda soprattutto il fatto che le zecche possono trasmettere agli esseri umani la malattia di Lyme, conosciuta anche come morbo di Lyme o come borreliosi. Si tratta di una malattia che colpisce la pelle, le articolazioni e gli organi interni ma che può riguardare anche il sistema nervoso. La malattia di Lyme è provocata da batteri e l’intervento si basa sulla somministrazione di antibiotici. In Italia al momento le preoccupazioni riguardano non tanto la malattia di Lyme quanto la meningoenecefalite da zecche, una malattia che colpisce il sistema nervoso centrale.
Per la prevenzione gli esperti consigliano di indossare pantaloni lunghi durante le passeggiate in montagna e in campagna nei prati con l’erba alta per evitare di esporre direttamente la pelle ad insetti e parassiti. Inoltre il suggerimento degli esperti è di fermarsi con calma dopo le escursioni per controllare bene se siano presenti delle punture di insetti sulla pelle.
Bibliografia: www.lastampa.it – www.epicentro.iss.it -www.greenme.it – www.medicina360.com