Conoscenza dell’italiano, condivisione dei valori della Costituzione, rispetto delle leggi e condivisione dei valori fondamentali: sono questi gli impegni chiesti dal Piano nazionale integrazione approvato ieri dal Viminale per quanti beneficiano della protezione internazionale. Lo Stato dovrà assicurare ai rifugiati uguaglianza e pari dignità, libertà di religione, accesso a istruzione e formazione, alloggio e sistema sanitario. Laicità dello Stato e rispetto della donna sono i due valori “non negoziabili” per i migranti.
Il Piano nazionale per l’integrazione nasce per “garantire una ordinata convivenza civile” perchè, come riporta il documento “una società più integrata è anche una società più sicura”.
Un’iniziativa legata al fenomeno migratorio che non ha mancato di sollevare polemiche: ad intervenire in merito anche Giuseppe Vitolo, coordinatore del Movimento “Noi con Salvini Vallo di Diano”.
“Credo che questo – ha dichiarato – sia l’ennesimo affronto che il Governo ed il Partito Democratico stanno facendo al popolo italiano. Quelle risorse potevano essere indirizzate diversamente, ad esempio sul mondo del lavoro o su politiche sociali come assistenza alle persone disabili che sono sempre più penalizzate oppure si potevano aiutare le giovani coppie sposate ad affrontare un mutuo o aiutare tante di quelle persone che hanno perso il lavoro e la casa. Di certo non si risolvevano tutti i problemi però era un segnale per questo Paese martoriato. Si è deciso per l’ennesima volta di non aiutare il nostro popolo penalizzandolo a favore di una politica migratoria. Una persona che scappa dalla guerra non ha bisogno di incentivi per rispettare le regole anzi questa dovrebbe essere la prima cosa da fare”.
“Per fortuna – ha concluso – manca poco al voto e finalmente il popolo manderà a casa i complici di questa invasione. Per noi vengono sempre prima gli italiani”.
– Claudia Monaco –