È stata approvata con 7 voti favorevoli e 5 contrari, la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di San Gregorio Magno, Onofrio Grippo, che ieri sera è decaduto dalla carica.
A decidere la sorte politico-amministrativa della città e dunque, il commissariamento del Comune, è stata la mozione di sfiducia approvata nel Consiglio comunale straordinario convocato ieri dove i tre consiglieri di maggioranza l’ex sindaco e consigliere provinciale Gerardo Malpede, e i consiglieri Marco Piegari e Mario Policastro, insieme ai componenti della minoranza Nicola Padula, Gerardo Frunzi, Vito Iuzzolino e Carla Grippo, hanno messo fine all’amministrazione guidata da Grippo.
Consigliere comunale prima e vicesindaco con Malpede dopo, Onofrio Grippo è stato eletto sindaco nel 2015, amministrando la città per circa due anni.
Tra le accuse sollevate a Grippo da parte dei consiglieri dissidenti e della minoranza, l’approvazione del Piano Urbanistico comunale, della pulizia e degli spazi urbani, la presunta irregolarità nella presentazione di documenti e i finanziamenti per l’evento di Via Bacco, affermazioni smentite dal primo cittadino che durante il suo intervento ha voluto ricordare la mole di lavoro a cui il Comune è andato incontro nei 27 mesi di amministrazione.
“Si tratta di una mozione di sfiducia ingannevole e capziosa e che non fa bene alla comunità – ha spiegato Grippo – Una vera e propria sospensione della democrazia“.
Non sono mancati i momenti di tensione durante il Consiglio comunale quando, i cittadini che hanno affollato l’aula, hanno inveito verbalmente contro l’ex sindaco Malpede e il capogruppo Nicola Padula.
Intanto nei prossimi giorni, il Prefetto nominerà un commissario che dovrà guidare la città fino a nuove elezioni.
– Mariateresa Conte –