Anche quest’anno la Guardia di Finanza di Salerno e la Città di Eboli intendono ricordare la memoria della Medaglia d’Oro al Valor Militare Maresciallo Maggiore Vincenzo Giudice, ebolitano di nascita, tributata con Decreto Presidenziale del 1957 per aver sacrificato la propria vita durante la seconda guerra mondiale, nel tentativo di salvare altre vite umane, dimostrando un elevatissimo senso del dovere e un intrepido coraggio.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale fu inviato in Toscana e, al momento dell’armistizio, comandava la Brigata di Marina di Carrara. Al suo rientro al paese di Bergiola Foscalina, dove abitava con la sua famiglia sfollata da Carrara a causa della guerra, rispose immediatamente al richiamo di un partigiano che lo pregò di intervenire dopo averlo informato dei brutali rastrellamenti appena terminati ad opera dei nazi-fascisti. Infatti, 72 persone erano state radunate presso la scuola elementare del paese in attesa di esecuzione sommaria per rappresaglia all’avvenuta uccisione di un soldato tedesco.
Per cercare di evitare quella strage di innocenti, Vincenzo Giudice corse verso la scuola chiedendo alle SS tedesche di prendere lui e lasciare liberi gli altri. L’ufficiale delle forze armate tedesche oppose un netto rifiuto evidenziando che un militare italiano non avrebbe mai potuto dare ordine alle SS di sparargli. A quel punto, Giudice si strappò la giubba di dosso, la baciò, la depose delicatamente ai suoi piedi e gridò: “Non sono più un militare, uccidetemi!” e, quindi, si offrì nuovamente ai suoi carnefici, insistendo nel chiedere lo scambio e presentandosi come ostaggio civile. Venne così ucciso con una raffica di mitra, senza che ciò potesse però fermare il massacro. Infatti, le persone rastrellate, tra cui anche tutta la famiglia del militare, vennero uccise e i loro cadaveri fatti saltare in aria con le bombe a mano e arsi con il fuoco dei lanciafiamme.
Per commemorare l’eroico gesto, questa mattina si è tenuta una cerimonia alla presenza dei familiari del militare caduto presso la caserma sede del Comando Provinciale di Salerno, intitolata al sottufficiale, svoltasi dopo una celebrazione religiosa a suffragio. Alla presenza delle autorità civili, militari e religiose della provincia e delle Fiamme Gialle della locale Stazione dell’Associazione Nazionale Finanzieri Italiani, il Comandante Provinciale e il Comandante del Gruppo di Eboli hanno accompagnato la signora Fernanda Giudice, nipote della Medaglia d’Oro al Valor Militare, a rendere un commovente saluto al monumento eretto in onore dello zio.
La commemorazione continuerà domani a Eboli, dove anche la locale caserma del Corpo è intitolata alla memoria dell’eroica Fiamma Gialla. Nei giardini pubblici comunali, alla presenza del Sindaco e del Comandante territoriale, avverrà la deposizione di una corona d’alloro al monumento dedicato alla Medaglia d’Oro, inaugurato nel 2014, che sarà benedetta dal Cappellano Militare del Comando Provinciale, Don Roberto.
– Maria De Paola –