Vivere a lungo non basta. Occorre arrivarci in salute e godersi questa fase della vita senza acciacchi. E’ l’obiettivo della Positive nutrition, il programma alimentare che punta a ridurre l’infiammazione silente, corresponsabile dell’invecchiamento e, soprattutto, causa di alcune malattie croniche come diabete e obesità. A parlarne a Milano durante il quarto International congress science in nutrition, organizzato dalla fondazione Paolo Sorbini per la scienza nell’alimentazione, i massimi esperti internazionali di nutrizione, tra cui Barry Sears, biochimico di fama mondiale ideatore della dieta Zona.
L’infiammazione che ci fa ammalare, che ci fa ingrassare e invecchiare non è percepita, è al di sotto della soglia del dolore, ma ora possiamo misurarla e ridurla, facendola regredire se possibile a zero, applicando al meglio la positive nutrition che permette di condurre una vita con meno malattie, godere di un invecchiamento più lento e anche più in forma.
La positive nutrition è un vero e proprio stile di vita da adottare tutti i giorni. E tutto parte dal cibo, inteso come il farmaco più efficace per rallentare o bloccare l’invecchiamento delle cellule. I pilastri della positive nutrition sono fondamentalmente quattro: il primo è la riduzione delle calorie; il secondo è una quantità adeguata attraverso l’alimentazione o l’integrazione di omega 3; il terzo sono i polifenoli che danno colore a frutta e verdura e ci aiutano a ridurre l’infiammazione a livello intestinale; il quarto infine è mettere insieme questi elementi per avere la risposta ormonale giusta, che ci permette di non avere fame e affaticamento.
Proprio gli omega 3 e i polifenoli sono considerati dei veri superfood, immancabili, secondo la positive nutrition, nelle nostre diete, e già presenti nell’alimentazione di alcune delle popolazioni più longeve, come quelle dell’isola di Okinawa, in Giappone. In altre parole la dieta Mediterranea, ma tolti i carboidrati bianchi, come pasta, riso e pane, compensati da quantità maggiori di verdure.
Al cibo, poi, la positive nutrition aggiunge due alleati contro l’infiammazione silente, un’adeguata attività fisica e meditazione e tecniche antistress.
Bibliografia: www.repubblica.it – wwwww.lastampa.it – www.askanews.it – www.vanityfair.it
Farmacia 3.0 – Rubrica a cura del dott. Alberto Di Muria