La crisi idrica che da mesi sta mettendo in ginocchio diversi comuni del Vallo di Diano e del Cilento sembra giungere ad una soluzione, se non altro dal versante di Sanza. Infatti già a 35 metri di perforazione a Scattabove è stata trovata acqua.
Le attività di perforazione di Consac ad oggi hanno confermato la presenza di acqua e, una volta attivate tutte le procedure di controllo e certificazione sanitaria, questa potrà essere immessa in rete. Una notizia positiva anche per il Comune di Sanza che resta in attesa della conclusione della perforazione e delle attività di convogliamento dell’acqua di Scattabove per poi poter attivare il piano di riequilibrio idrico della sorgente attualmente in uso a Consac che dovrà rilasciare un maggiore quantitativo di acqua nella disponibilità dell’acquedotto di Sanza, gestito in autonomia dal Comune.
Presto sarà convogliata una quantità d’acqua sufficiente a superare la crisi idrica anche a Sanza, sfruttando al meglio la sorgente di Monte Menzano e i comuni serviti da Consac potranno beneficiare dell’acqua di Scattabove che andrà ad aumentare il flusso immesso in rete.
“Sono buone notizie queste anche per la nostra comunità – ha affermato il consigliere comunale con delega al Servizio idrico del Comune di Sanza, Antonio Cozzi – aspettiamo che Consac concluda il lavoro per attivarci al più presto, come concordato, per alimentare al meglio il nostro acquedotto, utilizzando maggiore flusso di acqua dell’attuale sorgente che dividiamo con Consac. Dobbiamo pazientare ancora qualche giorno; siamo però sulla buona strada per la risoluzione, se non del tutto, della questione acqua anche a Sanza”.
– redazione –