Il sito di Sella del Corticato a Teggiano esce dalla lista delle discariche abusive per le quali l’Italia è condannata a pagare una penalità semestrale per non aver adempiuto agli obblighi relativi alla gestione dei rifiuti stabiliti dalle direttive europee relative ai rifiuti, ai rifiuti pericolosi e alle discariche di rifiuti.
Quella di Sella del Corticato è stata per vari anni utilizzata come discarica comunale per poi essere chiusa. Nel 2013 la Commissione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha ritenuto che l’Italia non avesse adottato tutte le misure idonee a dare esecuzione ad una sentenza del 2007 circa la conformità alla “direttiva rifiuti”. Ad oggi, però, si stringe il cerchio su quei territori che effettivamente hanno violato le normative europee sui rifiuti. Attualmente, quindi, la discarica di Sella del Corticato risulta rispettare i parametri stabiliti dall’Europa.
Le discariche per le quali non è più dovuta dallo Stato italiano alcuna penalità sono dunque 25, di cui 14 riguardano la Regione Campania, 4 l’Abruzzo, 3 il Lazio, una a testa la Sicilia, l’Umbria, il Veneto e la Toscana.
Si tratta in particolare dei siti di Cava Baino (Casamicciola Terme, NA), Battitelle (Cusano Mutri, BN), Fosso delle Nevi (Durazzano, BN), Toppo Pagliano (Montefalcone di Val Fortore, BN), Calvano (Apice, BN), contrada Bolla (Solopaca, BN), Capitorto (Casalduni, BN), contrada chiusa Barricelli (Santa Croce del Sannio, BN), Sassinora (Morcone, BN), Fruscio (Calvi, BN), Sella del Corticato (Teggiano, SA), Cavone Santo Stefano (Rotondi, AV), Formulano (Villamaina, AV), Petrito Colle Ducito (Gioia Sannitica, CE), Civitella (Torrebruna, CH), Fonticello (Colledimacine, CH), Fosso Quercia La Serra (Montebello sul Sangro, CH), Valle dei Dieci (Taranta Peligna CH), Valesani Le Cese (Patrica, FR), Monte Castellone (Monte San Giovanni Campano, FR), Punta delle Monache (Vignanello, VT) Penisola Magnisi (Priolo Gargallo, SR), Vignavecchia (Gualdo Tadino, PG), Area Sordòn (Venezia) e Le Porte (Isola del Giglio, GR).
Complessivamente, restano 77 le discariche abusive sulle quali l’Italia proseguirà il confronto con gli organismi europei: 23 sono in Calabria, 14 in Abruzzo, 11 in Campania, 10 in Sicilia, sei nel Lazio, in Puglia e in Veneto, una nelle Marche.
– Maria De Paola –
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