La Regione Basilicata interviene con una proposta di legge per contrastare con efficacia l’emergenza cinghiali. La terza Commissione permanente ha approvato una proposta del Presidente Vincenzo Robortella, che detta alcune misure straordinarie per contrastare l’emergenza.
Secondo l’ultima stima, in Basilicata i cinghiali si attestano circa su 130mila capi. “Con questa proposta di legge – ha sottolineato il Presidente della Commissione, Robortella – la Regione interviene con determinazione per affrontare questa emergenza. La popolazione dei cinghiali in questi anni è aumentata a dismisura e sta diventando quasi insostenibile. Così come sono aumentati gli incidenti stradali causati dai cinghiali e i danni alle colture. Alcuni tipi di piante, fiori e tartufaie non esistono più”.
In pratica, la proposta di legge interviene principalmente sulle aree protette, quelle non vocate alla caccia libera. In queste aree, a seguito di convenzioni e accordi con i gestori delle stesse, si interverrà attraverso l’installazione di chiusini, telecontrollo e poi attraverso la sterilizzazione delle scrofe di cinghiale. Successivamente, la Regione approverà un piano per il prelievo selettivo dei cinghiali.
“Si tratta – ha sottolineato Robortella – di una legge triennale: in questo periodo e con queste iniziative l’obiettivo è quello di riportare la presenza dei cinghiali ad un numero sostenibile”. Inoltre la proposta di legge prevede anche la realizzazione di una filiera per il consumo e la vendita della carne, in modo da creare anche una micro-economia, attraverso la collaborazione con gli Ambiti Territoriali di Caccia. Gli interventi costeranno alla regione circa 900mila euro durante il triennio.
– Claudio Buono –