Il sequestro di uova contaminate al Fipronil, potente insetticida dannoso se ingerito in grandi quantità, che ha interessato un deposito di Atena Lucana nella giornata di mercoledì ha portato anche nel Vallo di Diano il timore riguardo al consumo di un prodotto di cui tanto si discute negli ultimi giorni in tutta Italia.
50mila uova sequestrate dal Servizio Veterinario dell’Asl Salerno, di cui 30mila ancora in deposito e 20mila già distribuite ma quasi interamente recuperate nei negozi al dettaglio.
La contaminazione è risultata a seguito di alcuni campionamenti effettuati nell’allevamento di provenienza delle uova a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli. Soltanto successivamente è scattato il sequestro di quella parte di uova che era già giunta nel deposito valdianese.
Il Responsabile del Servizio Veterinario, il dottor Giuseppe Fornino, tranquillizza gli acquirenti a poche ore dal sequestro effettuato dai dipendenti del Servizio da lui diretto.
“Abbiamo provveduto con solerzia a controllare e ritirare le uova – spiega Fornino – e possiamo rassicurare la popolazione chiarendo che la situazione è sotto controllo. Il mio plauso va ai dipendenti del Servizio Veterinario che hanno operato con particolare motivazione e agli operatori del settore alimentare che hanno subito recepito l’importanza della questione e si sono messi a disposizione per il ritiro delle uova dal mercato, così come è stato particolarmente disponibile ed efficiente il titolare del deposito interessato“.
“I consumatori – conclude il Responsabile del Servizio Veterinario – possono acquistare le uova con tranquillità. Oltretutto si tratta di un settore che stiamo monitorando con particolare attenzione“.
– Chiara Di Miele –