La triste piaga dei suicidi, in cui a volte si nasconde il fallimento dell’intera società, purtroppo non risparmia nemmeno il Vallo di Diano, con diversi casi nell’intero comprensorio. Gli ultimi due, in ordine di tempo, a Sassano e Montesano sulla Marcellana. Ad intervenire sulla delicata questione è stato S.E. Mons. Antonio De Luca, Vescovo della Diocesi di Teggiano – Policastro.
“Fra le emergenze che ci addolorano di più – spiega Monsignor De Luca ad Ondanews – ci sono quelle determinate dal disagio sociale che portano le persone a cadere nel tunnel dell’abbandono e della demotivazione e a sperimentare il vuoto esistenziale il cui approdo è sempre fatto di tristezza per loro e le famiglie. A causa della perdita del posto di lavoro e motivazioni particolarmente significative, molte persone cominciano a entrare nel mal di vivere che è un segnale di solitudine e allarme sociale che ci deve far riflettere. Colpa anche della ‘società rapida‘ di internet e delle connessioni. Certamente è vero che queste connessioni permanenti generano individualismi e solitudine con un esito fatto di egoismo, indifferenza e cecità di fronte ai problemi che ci circondano. Non possiamo pensare che una persona sta male, ci passa accanto e noi non riusciamo a intercettare una richiesta di aiuto e di sostegno”.
“Sotto il nostro sguardo passano le immagini di emergenza sociale – continua Mons. De Luca – come la solitudine, l’abbandono nel quale versano tante persone, tra cui gli anziani e non possiamo non pensare al disagio delle famiglie che sono provate dalla terribile congiuntura economica, la perdita del posto di lavoro e spesso la precarietà della vita, la ricerca di cure mediche spesso private che spingono ad andare fuori dal territorio. Questi sono segnali preoccupanti”.
L’occhio del presule è rivolto anche ai giovani ai quali manca un futuro affidabile.
“Speriamo che l’attenzione a loro resti una priorità nelle politiche non solo nazionali ma anche locali – conclude Mons. De Luca – Una particolare attenzione riserva la Chiesa alla famiglia e alle istituzioni educative soprattutto in quella logica di alleanza che va oltre il semplice ascolto. Le problematiche vanno affrontate in una logica di messa in rete e di risorse in collaborazione con le istituzioni civili e intermedie per offrire supporto nelle difficoltà quotidiane. Ma soprattutto bisogna aiutare chi soffre e vive nello sconforto che taglia tutti i fili dalla realtà e soprattutto dal futuro”.
– Claudia Monaco –