Saranno 95 i migranti che saranno ospitati nei comuni del Vallo di Diano.
Tutti i comuni del Vallo di Diano, infatti, hanno aderito alla rete Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) che prevede l’accoglienza di 3 migranti per ogni mille abitanti in applicazione della clausola di salvaguardia prevista dal bando per il triennio 2017/2019, predisposto dal Comune di Sala Consilina nella qualità di Comune capofila del Piano Sociale di Zona dell’ambito S10, coordinato e diretto dal dottor Antonio Florio.
Si tratta di un progetto di seconda accoglienza; in pratica presso i comuni del Vallo di Diano saranno accolti migranti che sono già passati attraverso i CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria). C’è da dire che nel Vallo di Diano sono già da tempo attivi gli Sprar per minori non accompagnati a Sassano, Padula, Atena Lucana, Polla, Arenabianca e a Montesano e gli Sprar per adulti a Caggiano, Sassano, Padula, Atena Lucana e Polla, mentre a Teggiano, Atena Lucana sono presenti anche Sprar per famiglie.
Secondo i parametri dettati dal bando, quindi, ad Auletta, per esempio, comune di poco più di 2700 abitanti, potranno essere ospitati soltanto 9 migranti, mentre a Sala Consilina, comune di poco più di 12.000 abitanti, potranno essere ospitati non più di 40 migranti. A Montesano, per effetto di una popolazione pari a poco più di 6000 abitanti, saranno ospitati 18 migranti, a Buonabitacolo, con poco più di 2.500 abitanti, saranno ospitati 7 migranti, a Pertosa, con poco più di 600 abitanti, ci sarà spazio soltanto per uno o al massimo due migranti, mentre a Teggiano potranno essere ospitati, secondo quanto previsto dal bando, al massimo 24 migranti.
Il bando, ora, di prossima emanazione, in assenza di strutture pubbliche adatte ad ospitare i migranti, sarà rivolto a strutture private che abbiano dei criteri precisi fissati da una normativa altrettanto precisa. “Con l’adesione in massa allo Sprar, i comuni del Vallo di Diano stanno dando un grande segno di solidarietà e di umanità – riferisce don Vincenzo Federico, impegnato dalla prima ora al servizio dell’accoglienza nei confronti dei migranti – Registrare una volontà istituzionale di così grande portata da parte di tutti i comuni del comprensorio riflette l’humus di un popolo che ha vissuto sulla propria pelle il dramma dell’emigrazione. Davvero un gran bel segnale di grande umanità e di solidarietà”.
– redazione –