La scarsità delle piogge invernali, registratasi nella stagione scorsa e negli ultimi quattro anni, non ha consentito la piena ricarica degli acquiferi che regolano le sorgenti del Vallo di Diano, alcune delle quali utilizzate anche per l’irrigazione di vaste aree agricole di pianura.
Il sensibile abbassamento dei livelli idrici alle sorgenti e il prosieguo di un andamento climatico siccitoso stanno impegnando il personale e gli impianti irrigui per assicurare all’utenza le necessarie dotazioni al fine di scongiurare danni altrimenti irreparabili in agricoltura.
“Per adesso si è evitato il ricorso ad una distribuzione turnata – fa sapere il Presidente del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano e Tanagro Giuseppe Fornino – che saremo costretti ad avviare nel caso in cui persista l’assenza di pioggia e i livelli delle sorgenti continuino a ridursi drasticamente. Basta guardare il livello dell’acqua nel fiume Tanagro per rendersi conto della drammaticità della situazione. È solo grazie alle aree umide realizzate in questi anni dal Consorzio di Bonifica che ancora permangono in questi invasi, realizzati artificialmente, raccolte di acqua che preservano ancora la fauna e la flora acquatica presente”.
“Abbiamo già chiesto ai consorziati di razionalizzare i consumi e annullare gli sprechi – spiega Fornino – procediamo nella ricerca e riparazione delle perdite e alterniamo, per quanto possibile, l’alimentazione delle reti dalle varie fonti in nostra gestione e ciò anche con l’intento di assicurare i deflussi minimi vitali”.
“Invitiamo il mondo agricolo – conclude il Presidente – a dare un contributo nel risparmio della risorsa idrica; analogo appello rivolgiamo a tutte le aziende ed ai cittadini del Vallo di Diano: ciascuno può assicurare il proprio personale contributo nel contenimento dei consumi idrici”.
– Paola Federico –