“Conclusi tutti i lavori imposti dalla delibera della Regione Basilicata ad oggi nessuna contaminazione delle falde acquifere dalle quali proviene l’acqua a uso civile“.
Questo quanto annunciato dall’Eni in merito alla chiusura da parte della Regione, avvenuta nello scorso aprile, del Centro Oli Val d’Agri di Viggiano a causa dello sversamento dei serbatoi e di inadempienze e ritardi da parte della multinazionale rispetto alle prescrizioni regionali.
In un incontro con la stampa svoltosi questa mattina a Viggiano è stato reso noto che sono state recuperate circa 300 tonnellate di idrocarburi sulle 400 sversate.
Il responsabile del coordinamento progetti Val d’Agri, Walter Rizzi, e la responsabile del Distretto meridionale Eni, Francesca Zarri, hanno evidenziato che “ad oggi non c’è nessuna contaminazione da composti organici aromatici oltre la fine della linea di drenaggio” e che “non c’è nessuna fuoriuscita di idrocarburi all’esterno dell’area industriale“.
– Chiara Di Miele –
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