Sta interessando notevolmente il decreto sull’obbligo vaccini approvato dal Governo.
L’obbligatorietà riguarderà i bambini da 0 a 6 anni e passerà da 4 a 12 somministrazioni includendo anche quelle considerate un tempo facoltative come morbillo, parotite, rosolia e varicella ed il ceppo B e C della meningite. I bambini, dovranno aver fatto tutti i vaccini per poter essere iscritti alle strutture scolastiche. Sanzioni pecuniarie, poi, per i genitori dei bambini che frequentano la scuola dell’obbligo e non risultano vaccinati.
Un decreto, tuttavia, con alcuni punti da chiarire, come l’iter da seguire per i genitori che si accingono ad iscrivere i loro figli alla scuola dell’infanzia e che devono provvedere a sottoporre i piccoli ai vaccini non più facoltativi.
“Il Vallo di Diano, positivamente, ha una copertura alta pari al 96% – riferisce ad Ondanews il pediatra Vincenzo Garofalo – e riguarda anche i vaccini non obbligatori che hanno creato polemiche. Con questo decreto si rendono obbligatori vaccini contro malattie come il morbillo ed è per me una cosa giusta, perché tutela il diritto alla salute di ognuno di noi”.
“Sulla procedura è ancora tutti da chiarire, spetterà alla Regione Campania chiamare i genitori che non hanno i vaccini – continua – Tra queste, spicca anche meningococco B che la Regione aveva considerato tra quelli da fare, ma che di fatto non c’è per mancanza di scorta. Se il bambino va iscritto, necessita una deroga perché per settembre non credo si riuscirà a recuperare il ciclo completo dei vaccini”.
Sulla campagna anti-vaccino degli ultimi giorni, Garofalo è chiaro: “Prima si moriva di difterite, oggi grazie al vaccino no. L’efficacia è indubbia, non può esserci discussione, mettere in discussione è antistorico ed antiscientifico“.
“Sono d’accordo, non si può precludere il diritto alla salute dell’altro – conclude – Fermo restando, se non mi viene dato un vaccino, nel caso del meningocco B dove la campagna vaccino non è partita ancora, sulla base di cosa si viene sanzionati? L’obbligo implica anche condizioni idonee e chiarezza per le famiglie”.
–Claudia Monaco –