La nave norvegese Siem Pilot 3 con a bordo 990 migranti è attraccata questa mattina al Molo Manfredi di Salerno.
I profughi provenienti da Eritrea, Somalia,Sudan, Pakistan, Nuova Guinea e per la prima volta dal Kashmir, sono stati recuperati nel Mar Mediterraneo con diverse operazioni di salvataggio da parte della Marina Militare e navi di associazioni non governative. 701 uomini, 118 donne di cui 15 in stato interessante, 172 minori, 55 casi di scabbia e circa 50 feriti.
A bordo della nave la salma di un bambino nigeriano di quasi 3 anni che è stato recuperato in fin di vita e nonostante i soccorsi è morto. Il bambino era accompagnato dai suoi genitori, che essendo cattolici hanno acconsentito alla benedizione della bara bianca prima che fosse seppellita nel cimitero di Salerno.
“Grande tristezza dover accogliere la salma di questo bambino, in accordo con il sindaco di Salerno abbiamo deciso di ospitare i genitori a Salerno -racconta il Prefetto di Salerno, Salvatore Malfi – Per questo sbarco abbiamo predisposto un nuovo modulo operativo che prevede la prima fase di accoglienza qui al Molo e una seconda fase di identificazione presso una struttura ubicata nella zona industriale di Salerno, in modo da non invadere per troppo tempo la città“.
Sul Molo Manfredi i profughi sono stati visitati dai sanitari. Per quelli con problemi di salute sono state attrezzate dalla Croce Rossa Italiana, due tende munite di area critica, area screening e area ginecologica per le donne, minuti di strutture ecografiche e defibrillatori forniti dall’Asl.
Dopo l’identificazione, 125 profughi resteranno in Campania, 125 raggiungeranno la Lombardia, 100 la Calabria, 100 la Puglia, 100 il Lazio, 50 la Toscana, 75 l’Emilia Romagna, 75 il Veneto, 75 il Piemonte, 25 la Valle d’Aosta, 25 Trento e 25 Bolzano.
– Rosanna Raimondo –