L’attività di contrasto condotta dalla Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Salerno in materia di truffe per il conseguimento illecito della patente di guida ha conseguito un altro rilevante successo.
Dopo che nei mesi precedenti erano stati più volte scoperti candidati che con l’utilizzo di sofisticate apparecchiature elettroniche, degne di veri agenti segreti, ricevevano suggerimenti dall’esterno per superare indebitamente l’esame di teoria, gli investigatori della Polizia Stradale hanno scoperto e arrestato due fratelli gemelli di Portici, A.M e A.L. di 25 anni, che si sostituivano ai reali candidati all’esame per la patente di guida, facendogliela conseguire indebitamente.
In particolare gli agenti, che periodicamente monitorano l’attività degli esami presso la Motorizzazione di Salerno, hanno notato che un candidato di Sassano, il 20enne R.C.G., bocciato pochi mesi fa all’esame di teoria, aveva ripresentato la domanda per il conseguimento della patente, ma le foto allegate, quella presente sulla carta d’identità esibita ed anche quella applicata al certificato medico di idoneità alla guida, erano diverse da quelle presenti sulla prima domanda del giovane valdianese.
Ne è scaturita un’indagine che ha portato gli investigatori, dopo un’attività di appostamento nei pressi dell’Autoscuola salernitana dove risultava essersi iscritto il giovane, a bloccare l’impostore. Quest’ultimo, inizialmente, ha insistito nel fornire le false generalità del giovane di Sassano, ma davanti all’evidenza degli elementi già raccolti ha dichiarato le sue vere generalità. Nella circostanza il giovane napoletano era accompagnato dal padre del candidato sassanese, che è stato denunciato per aver concorso con A.M. nella realizzazione della falsa carta d’identità utilizzata da quest’ultimo per iscriversi all’autoscuola a nome del figlio e sostenere l’esame di teoria, superandolo, il 6 aprile scorso.
Nella successiva perquisizione dell’abitazione di A.M. a Portici è stata trovata e sequestrata la falsa carta d’identità che era stata realizzata utilizzando il vero documento del 20enne sassanese, su cui era stata sostituita la foto con una dell’impostore napoletano.
Ma la perquisizione ha evidenziato che un’analoga attività illecita veniva esercitata anche dal fratello gemello di A.M. Così è stata trovata e sequestrata una pratica per il conseguimento della patente di guida a nome di un giovane romano, nella quale vi era la carta d’identità di quest’ultimo, contraffatta mediante la sostituzione della foto con quella di A.L., il gemello coinvolto nella faccenda.
– redazione –