I MeetUp Amici di Beppe Grillo Vallo di Diano e Amici di Beppe Grillo Noi per Polla intervengono in merito al Piano Ospedaliero che riguarda l’ospedale “Luigi Curto” di Polla e che, ormai da settimane, è al centro dell’attenzione da più versanti. I due MeetUp, congiuntamente, “esprimono dissenso e preoccupazione in merito a quanto sta accadendo” per quella che ritengono “l’ennesima riprova della assoluta marginalità a cui è relegata la classe politica che rappresenta il Vallo di Diano presso i centri decisionali regionali“.
“La Conferenza dei Sindaci – affermano- nell’ambito territoriale dell’Asl Salerno, in quanto organismo rappresentativo delle Autonomie Locali, ha il diritto-dovere di esprimere i bisogni socio-sanitari delle comunità amministrate. A tal proposito la Legge n. 32 del 1994 Regione Campania all’art. 35 statuisce che gli atti aziendali aventi ad oggetto i Piani Attuativi del Piano Sanitario regionale devono preventivamente essere inviati alla Conferenza dei Sindaci per l’acquisizione del parere obbligatorio di competenza. Poiché il Piano Ospedaliero rientra nel Piano Sanitario, a tal proposito riteniamo che i cittadini del Vallo di Diano hanno il diritto di sapere se tale parere preventivo è stato richiesto alla Conferenza dei Sindaci“.
“Qualora, come pare, – continuano i due MeetUp – il Decreto commissariale sia stato disposto senza acquisire il parere della Conferenza dei Sindaci dell’A.S.L. Salerno, nonostante la disciplina in tema di commissariamento non deroghi alle regole di formazione dei Piani Sanitari, invitiamo i Sindaci del Vallo di Diano ed il Presidente della Conferenza dei Sindaci ad esprimere il loro dissenso per un comportamento inqualificabile, offensivo da parte della regione Campania, un comportamento che ripetiamo, ancora una volta, dimostra l’estrema condizione di marginalità e la scarsa considerazione di cui godono i nostri rappresentanti politici presso le Istituzioni che hanno il compito e la responsabilità di indirizzo e coordinamento sul territorio regionale“.
“A cosa serve, – chiedono in conclusione – quale funzione svolge nel concreto e come fa a essere credibile un organismo (Conferenza dei sindaci) se anche quando nonostante un preciso obbligo normativo viene cosi clamorosamente ignorato?”.
– Chiara Di Miele –