Sempre più il nostro territorio e le sue bellezze artistiche sono oggetto di riconoscimento a livello nazionale. È il caso del Museo Diocesano e del Lapidario Dianense di Teggiano, che fanno parte dell’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani e si sono viste dedicare dall’Associazione uno spazio apposito sul sito www.amei.it.
Recente è anche l’interesse della rivista Thema, un magazine di architettura, arte sacra e beni ecclesiastici italiani.
“L’interesse – ha spiegato il Direttore del Museo Marco Ambrogi – è dovuto innanzitutto alla peculiarità dei materiali con i quali sono state create le opere all’interno del Museo Diocesano e del Lapidario, tra cui la pietra di Teggiano e la pietra di Padula, poi la varietà del materiale raccolto, che va dall’età romana fino ad epoche recenti. Infine, un grande contributo è dovuto alle prestigiose personalità locali che nel corso del tempo hanno preservato e fatto riaffiorare le opere museali, come il canonico Stefano Macchiaroli e monsignor Antonio Galliani”.
“E’ proprio la dedizione alla storia locale – ha continuato – che consente di conservare e tramandare le opere artistiche fino ai giorni nostri”.
“Diffondere l’arte e la cultura, specialmente tra i giovani, è essenziale per poter rinnovare l’interesse che i cittadini stessi dovrebbero nutrire nei confronti delle opere locali. A tal fine – ha concluso Ambrogi – è stata stipulata una convenzione tra il Museo e l’Istituto di Istruzione Superiore ‘Pomponio Leto’ di Teggiano nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro, affinché le nuove generazioni non vedano l’arte come un’entità astratta e lontana dalla realtà, ma una fonte arricchimento culturale da coltivare e valorizzare quotidianamente”.
– Maria De Paola –