I 9 operai dell’acquedotto di Caggiano hanno proclamato nuovamente lo stato di agitazione. Questa mattina, infatti, si sono radunati con striscioni lungo l’ex Strada Statale 19 ter all’altezza dell’infrastruttura in località Mattina di Caggiano.
“Siamo in stato di agitazione, poiché le promesse fatte in Prefettura durante l’incontro del 22 gennaio, a cui erano presenti anche i Sindaci di Caggiano, Polla e Salvitelle, non sono state mantenute: la Regione Campania aveva 15 giorni per fare una delibera riguardante le strutture e gli operai della zona Ato 4 (Ambito territoriale ottimale) del servizio idrico integrato da consegnare ai nuovi gestori – dichiara Michele D’Alterio, operaio dell’acquedotto – La Regione non ha preso provvedimenti a riguardo e sono 5 mesi che garantiamo il servizio ai cittadini senza avere un regolare contratto, né percepire stipendio”.
Da ottobre 2016 la gestione della struttura è stata trasferita alla Consac che non ha assorbito i lavoratori, creando uno stato di agitazione e di proteste tra i 9 operai.
“Con noi ci sono altri operai provenienti – conclude D’Alterio – dalle centrali dell’intera Regione Campania che affrontano le nostre stesse difficoltà”.
La protesta degli operai è terminata nel primo pomeriggio. Sul posto, oltre i Carabinieri della locale Stazione ed il sindaco di Caggiano Giovanni Caggiano, è giunto Ciro Pesacane, l’addetto regionale per il ciclo integrato delle acque, il quale ha dichiarato che martedì verrà presentata la delibera in Regione.
– Rosanna Raimondo –
– Ultimo aggiornamento ore 15.30 –