La scelta di Dj Fabo di morire in una clinica svizzera sottoponendosi al suicidio assistito per non vivere più le sofferenze causategli da un incidente che lo aveva reso cieco e tetraplegico ha riacceso in Italia un dibattito in realtà mai sopito e che ha toccato le corde di molti. Dei garanti della laicità del Paese e di chi, mosso principalmente dalla fede cattolica, mette innanzi ad ogni condizione la sacralità della vita.
Si torna a discutere di eutanasia, di testamento biologico, della responsabilità di chi aiuta qualcuno nel percorso verso il suicidio assistito nei Paesi in cui è permesso. I sindaci del Vallo di Diano, attraverso Ondanews, si sono espressi sulla tematica, dividendosi tra favorevoli e contrari e, nel contempo, invitando ad una seria riflessione. Ed è proprio in seguito alle risposte dei primi cittadini del territorio che interviene Filomena Gallo, avvocato di origini teggianesi e segretario dell’Associazione “Luca Coscioni”, da sempre in prima linea per favorire la promulgazione di una legge sull’eutanasia e sul testamento biologico. L’appello è ai sindaci valdianesi e a quanti credono nella tutela dei diritti e delle volontà di ognuno. “Chiedo a voi che vivete in questi comuni – dichiara il segretario Gallo – di chiedere al Sindaco l’ istituzione del registro comunale per le dichiarazioni anticipate di volontà in attesa di una legge nazionale. Chiedo a questi Sindaci di deliberare il registro per il testamento biologico per offrire ai propri cittadini che vorranno fare testamento biologico uno strumento in più per affermare il diritto all’autodeterminazione“.
Sono già 120 in Italia i Comuni che hanno adottato il registro dei testamenti biologici (per decidere quali trattamenti sanitari si intendono accettare o rifiutare qualora si dovesse subentrare in uno stato di incapacità mentale), che dà la possibilità di autenticare le proprie volontà senza ricorrere all’onerosa alternativa del notaio. Tra questi non sono presenti i Comuni valdianesi. Di qui l’appello del segretario della “Coscioni” che prosegue invitando ad adottare “l’agenda Coscioni per i diritti, i piani di eliminazione delle barriere architettoniche, ordinanze per le liste di attesa, vita indipendente e tanti altri temi“.
– Chiara Di Miele –
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