“La vaccinazione per la meningite di tipo C va fatta ai bambini. Una caratteristica peculiare dei vaccini in generale è di avere un elevato valore sociale, in quanto oltre a proteggere la persona vaccinata riducono il rischio di contagio a carico della restante popolazione. Le malattie naturali comportano rischi ben maggiori di quelli dei vaccini”.
A sostenerlo in modo convinto è li professor Giulio Tarro, siciliano di origine e napoletano di adozione, uno dei massimi esperti di vaccini a livello mondiale. Virologo di fama internazionale, candidato al premio Nobel, è stato professore di Virologia Oncologica dell’Università di Napoli, ed è primario emerito dell’Ospedale “Cotugno”.
“Per quanto riguarda la meningite – ha spiegato – per il tipo C la vaccinazione va fatta, invece per il tipo B il nuovo farmaco al di sotto dei 9 anni non è consigliabile perché le risposte che ci sono a livello neurologico non la giustificano”.
Tarro ha condotto anche numerosi studi sul cancro ed ha scoperto la correlazione esistente tra i virus ed alcuni tumori che possono essere prevenuti proprio attraverso le vaccinazioni. “Io ed il professor Sabin siamo riusciti ad indicare l’esistenza di una correlazione tra il cancro ed alcuni virus come ad esempio gli herpetici ed il papilloma virus. Oggi ci sono due vaccini conosciuti contro i tumori dell’uomo e riguardano in particolare il papilloma virus legato al tumore del collo dell’utero e poi c’è il vaccino per l’epatite b e così alcuni dei tumori collegati a questi virus, come ad esempio quelli del fegato, sono prevenuti”.
L’accademico siciliano ha fatto parte del Comitato di Bioetica delle Presidenza del Consiglio ed in merito all’eutanasia ha un’idea ben precisa:“Io sono un chirurgo e il mio obiettivo è stato sempre quello di salvare la gente. Sono decisamente contro l’eutanasia, ma sono anche contro l’accanimento terapeutico quando questo rende la vita peggiore di quella che è con la malattia”.
– Erminio Cioffi –